E’ ufficiale: Pizzarotti lascia i Cinquestelle, lo seguono i 18 consiglieri di Parma. Iannuzzi: “Sprone per altre realtà locali”

E’ ufficiale: Pizzarotti lascia i Cinquestelle, lo seguono i 18 consiglieri di Parma. Iannuzzi: “Sprone per altre realtà locali”
3 ottobre 2016

di Enzo Marino

grillo_pizzarotti-2Adesso è ufficiale, Federico Pizzarotti lascia il Movimento Cinque Stelle, “Sono sempre stato un uomo libero e non posso che uscire da questo M5s, da quello che il movimento è diventato oggi, che non è quello di quando era nato”, afferma il sindaco di Parma. Una decisione maturata a oltre 140 giorni dalla annunciata sospensione dal movimento a seguito dall’iscrizione del primo cittadino nel registro degli indicati per abuso d’ufficio nell’inchiesta per le nomine al Teatro Regio (per la quale, tra l’altro, il giudice ha disposto l’archiviazione). A seguito dell’annunciato provvedimento, Pizzarotti aveva consegnato proprie controdeduzioni e chiesto un confronto con il Direttorio M5s. Una richiesta mai esaudita. “Noi – spiegato Pizzarotti – siamo quello che siamo sempre stati”, quello “che ho voluto rappresentare dal 2009 in poi. Di questo devo ringraziare Beppe Grillo, perché senza Beppe Grillo io non mi sarei alzato dal divano e non sarei davanti ai miei cittadini”. Ma poi “c’è stato un cambiamento dentro il Movimento 5 stelle”. Tuttavia tiene a precisare: “Non posso esimermi dal fatto che sono sempre stato un uomo libero, una persona che ha sempre guardato in faccia le proprie responsabilità, che si è alzata dal divano e ha fatto tanti passi in tante direzioni in virtù di queste responsabilità e da uomo libero non posso che uscire da questo Movimento 5 stelle, da quello che è diventato oggi, che non è quello che era quando è nato”.

Leggi anche:
Mattarella all'Onu: no invasione Rafah, ora finanziare Unrwa

Il sindaco di Parma ricorda che quando è nato il M5s “eravamo persone libere, critiche, volevamo far entrare le telecamere all’interno dei Consigli comunali per documentare quello che avveniva e adesso siamo quelli dei Direttori, praticamente nominati perché nessuno ha avuto la possibilità di scegliere quali nomi o di candidarsi a ruoli di questo tipo, ratificati dalla Rete con messaggi tipo ‘Questi sono i più belli, come facciamo a non votarli’. Da quelli che volevano aprire i Comuni e il Parlamento siamo diventati quelli delle stanze chiuse. E questo non siamo noi”. Poi l’affondo ai vertici del movimento: “La codardia di non dare una risposta va cercata in questo direttorio che si è schierato e messo dietro il garante. Ma voi non avete un minimo di umanità, responsabilità e dignità per chiamare?”. Un fiume in piena Pizzarotti nel corso di un’affollatissima conferenza stampa. Da Parma, continua a ripetere, “per due anni abbiamo chiesto un incontro nazionale” per poterci confrontare dall’interno. Ma hanno avuto paura che questo potesse “togliere massa critica a Casaleggio”. E per rifarsi sui vertici del Movimento 5 stelle per i “danni d’immagine”. “I temi legali non mi hanno mai appassionato particolarmente – dice ancora Pizzarotti -. Potremmo ovviamente fare ricorso legale per un regolamento che non esiste, potremmo aspettare il nuovo regolamento che ovviamente non potrebbe essere retroattivo, anche se penso che lo applicherebbero nel silenzio. Ma sarebbe una magra consolazione”.

Leggi anche:
Giorgia Meloni in Libia: dalla gestione dei flussi migratori alla cooperazione economica

In altri termini, “il discorso del danno d’immagine e del trattamento che ho ricevuto può essere oggetto di una valutazione in questo senso. Però lo valuteremo, vedremo casomani sulla base di quello che diranno”. A seguire il loro sindaco tutti i 18 consiglieri comunali di Parma che “compatti” sostengono Pizzarotti. Spiega il capogruppo Marco Bosi: “Non ci siamo ancora posti il problema del nuovo nome, non è la priorità. Abbiamo lavorato in questi giorni a questa conferenza stampa, che è stata condivisa con consiglieri e attivisti M5s. Quindi la maggioranza è compatta e sosterrà il sindaco, valuteremo in questi giorni come diventerà la denominazione del gruppo attualmente M5s”. Per il deputato Cristian Iannuzzi, ex esponente M5s, ora al Gruppo Misto “è un grande dispiacere, come immagino lo sia per molti attivisti e simpatizzanti del M5S della prima ora, apprendere la decisione di Federico Pizzarotti di abbandonare il MoVimento. Federico rappresenta, per la sua storia e per quanto ha dimostrato come amministratore di Parma, un esempio positivo ed un orgoglio per tanti di noi che si sono spesi, prima a livello locale e poi nazionale, per far decollare il progetto politico M5s”. Poi puntella: “Chissà che il gesto di dignità di Pizzarotti non possa essere un esempio ed uno sprone per altre realtà locali, al fine di far germogliare al di fuori dell’entourage del blog e della Casaleggio, il vecchio spirito del MoVimento 5 Stelle di cui ci siamo innamorati e che oggi sopravvive solo in piccole o medie realtà locali e nei nostri cuori”.

Leggi anche:
Premierato, la riforma approda al Senato. E il Pd scende in piazza il 2 giugno

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti