Scienza e Tecnologia

Università del Colorado lancia OpenVCAD: progettazione 3D più flessibile e open source

Il 3 novembre 2025 l’Università del Colorado Boulder ha presentato OpenVCAD, un software open source che consente di progettare oggetti 3D con materiali a densità variabile, semplificando i processi di stampa e modellazione avanzata. Sviluppato nel laboratorio del professor Robert MacCurdy, docente del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica, OpenVCAD nasce da un’idea del dottorando Charles Wade, che ha trasformato un’intuizione accademica in uno strumento già accessibile pubblicamente.

A differenza dei software tradizionali, OpenVCAD non si basa su un’interfaccia grafica ma su codice parametrico: l’utente definisce funzioni matematiche che descrivono non solo la forma, ma anche la distribuzione dei materiali nello spazio. In questo modo è possibile creare oggetti con proprietà meccaniche graduali, come una suola che passa da rigida a flessibile o una componente robotica programmata per flettersi in un solo punto.

Un sistema che elimina ore di lavoro manuale

Fino a oggi la realizzazione di modelli con gradienti di materiale richiedeva la scrittura manuale di codice specifico per ogni progetto. “Tutta questa infrastruttura è già pronta e ottimizzata”, spiega MacCurdy, sottolineando come il nuovo sistema integri funzioni di gestione dei materiali e modellazione parametrica.

Il risultato è una piattaforma che riduce drasticamente i tempi di sviluppo e rende la stampa di oggetti complessi più accessibile anche ai laboratori di piccole dimensioni. Secondo i ricercatori, OpenVCAD potrebbe diventare uno standard per la stampa 3D avanzata, aprendo la strada a nuovi materiali intelligenti e a prodotti personalizzati nel settore biomedicale, sportivo e robotico.

Verso una nuova generazione di strumenti open source

La pubblicazione open source del codice su piattaforme pubbliche come GitHub consentirà alla comunità scientifica di contribuire al miglioramento del sistema, ampliandone le funzionalità e la compatibilità con diverse stampanti 3D.

Wade ha dichiarato che il team sta già lavorando su estensioni per la simulazione dei materiali e l’integrazione con strumenti di intelligenza artificiale in grado di suggerire automaticamente le migliori configurazioni per ogni progetto. L’obiettivo, afferma il gruppo di ricerca, è “rendere la progettazione avanzata accessibile a chiunque abbia un’idea da realizzare”.

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Redazione