Politica

Usa e Cina verso la pace commerciale. La telefonata “estremamente positiva”

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, vorrebbe raggiungere un accordo commerciale con la Cina al summit del G20 in programma tra meno di un mese in Argentina, dove incontrera’ l’omologo cinese, Xi Jinping.

Per questo, avrebbe chiesto la preparazione di una bozza con i potenziali termini di intesa, secondo quattro fonti di Bloomberg News; le indiscrezioni su una possibile tregua tra i due Paesi hanno influito sui rialzi odierni delle Borse asiatiche. La spinta per un accordo arriva dalla telefonata di ieri tra Trump e Xi, definita “lunga e molto buona” dal presidente statunitense; un portavoce del ministero degli Esteri cinese ha confermato oggi che i due presidenti hanno fatto progressi durante una “profonda discussione”.

Infatti, la telefonata tra il presidente cinese Xi Jinping e quello americano Donald Trump, su commercio e altre questioni, e’ stata “estremamente positiva”. I due leader hanno concordato di “rafforzare gli scambi economici”, ha detto in conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lu Kang, senza dare indicazioni sul possibile sblocco e avanzamento dei negoziati su una soluzione che accantoni l’escalation dei dazi sulle rispettive importazioni.

Nella notte cinese, Trump ha ha raccontato su Twitter di aver “avuto una conversazione lunga e molto buona” con il presidente Xi Jinping, con “molti argomenti” trattati, una “marcata enfasi sul commercio” e “un buon colloquio sulla Corea del Nord”. Tutto, in vista del faccia a faccia che i due avranno a margine del G20 in Argentina. “Concordo – ha aggiunto Lu in merito al dialogo tra i due leader -, questa telefonata e’ stata una estremamente positiva”. Nonostante fosse notte, i media cinesi hanno dato conto della telefonata rimarcando pochi e semplici punti: Xi e’ disponibile a incontrare Trump al G20 dei leader di Buenos Aires a fine mese e ad avere uno scambio “molto approfondito” sui legami bilaterali; la telefonata e’ partita dalla Casa Bianca.

Infine, Trump ha espresso il suo pieno supporto al ruolo delle societa’ Usa che dal 5 al 10 novembre prossimi parteciperanno a Shanghai al Ciie (China International Import Expo), l’iniziativa voluta da Xi per mostrare un Paese orientato all’import e all’apertura. Tuttavia, molti investitori a Wall Street restano scettici, sostiene la Cnbc, perche’ si tratterebbe solo di una mossa elettorale di Trump, a quattro giorni dalle elezioni di meta’ mandato. Solo una settimana fa, Trump aveva detto che Pechino “non e’ pronta per un accordo”, minacciando di imporre nuovi dazi per colpire tutti i prodotti importati dalla Cina. Diverse agenzie federali sarebbero al lavoro sulla bozza; uno dei nodi principali tra le due parti resta il furto di proprieta’ intellettuale da parte delle societa’ cinesi.

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