Politica

Vaccini, la quiete dopo la tempesta. Il testo in prossimo Cdm

Sull’obbligo delle vaccinazioni per l’iscrizione a scuola si sono stemperati i toni nella maggioranza, grazie alla ‘parola magica’ collegialita’ con cui il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, sembra aver riportato il barometro sul sereno. Un testo sara’ portato al prossimo Consiglio dei ministri e i dicasteri competenti vi lavoreranno durante la settimana. Ad annunciarlo e’ stato lo stesso premier, aprendo il Cdm. E’ stata la ministra della Sanita’, Beatrice Lorenzin, a ufficializzare la decisione: “Ho presentato all’attenzione del Consiglio dei Ministri il testo base di decreto legge sull’obbligo di vaccinazione nelle scuole. Ho avuto conferma dal presidente Gentiloni circa la volonta’ di avviare subito un approfondimento collegiale, che e’ gia’ iniziato tra i tecnici della Salute, del Miur e della presidenza del Consiglio, per arrivare a varare il decreto entro la prossima settimana”. La Lorenzin ha liquidato le tensioni delle scorse ore come un retroscena di pettegolezzi e ha negato che nel Governo non ci sia comunicazione. Plaude al richiamo alla condivisione dei provvedimenti fatto dal premier, Valeria Fedeli. “Ho molto apprezzato il richiamo al coordinamento e alla collegialita’ con cui Paolo Gentiloni ha aperto il Consiglio dei Ministri”, dice infatti la titolare dell’Istruzione.

E aggiunge: “ho sempre detto che sono favorevole all’obbligo di vaccinazione. Tanto piu’ se il ministero della Salute segnala l’esistenza di un’emergenza nazionale. Da questo discende che i vaccini debbono essere obbligatori per ogni bambina e bambino presente sul territorio nazionale. E che tale norma deve valere per ogni luogo pubblico. In questo quadro l’obbligo delle vaccinazioni nelle scuole deve applicarsi contemperando allo stesso tempo, oltre al diritto costituzionale alla salute, il diritto costituzionale all’istruzione”. E’ dal fronte M5S che non cessano le bordate: “I vaccini sono gratis? Non sempre. Molti cittadini pagano ancora. Ci sono state delle estensioni? Si’, ci sono state, vedremo come reagiranno le Regioni e se avranno le risorse necessarie”, scrive su Facebook il deputato M5S, Alessandro Di Battista. “I parlamentari sono pagati per scrivere le leggi”, e’ stata la replica su Twitter del segretario del Pd, Matteo Renzi, “se incapaci potrebbero almeno leggerle”. In precedenza l’ex premier aveva difeso il lavoro fatto sull’ultima legge di Bilancio dai parlamentari dem, come Giuditta Pini: “Il tempo smontera’ una per una tutte le bugie e le falsita’ che ci hanno tirato addosso. Noi senza rabbia mettiamo al centro i bisogni degli italiani, non le polemiche di chi sta in Parlamento ma non ha tempo per seguire le leggi approvate. Brava Giuditta, avanti insieme”, scrive l’ex premier.

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