Vaccini, politica condanna le aggressioni medici e giornalisti dei No Green Pass

Vaccini, politica condanna le aggressioni medici e giornalisti dei No Green Pass
30 agosto 2021

Le aggressioni a danno di medici e giornalisti durante le manifestazioni contro il Green Pass suscitano un coro unanime di solidarietà dal mondo politico-parlamentare, pur se con toni differenti: c’è chi difende anche i provvedimenti del Governo e chi (Lega e FdI) condanna solo le violenze. “Ai giornalisti coinvolti e alle loro redazioni va la mia piena solidarietà. Dobbiamo dire basta a questi gravi episodi”: questo il commento del ministro della Salute, Roberto Speranza, segretario di Articolo 1 (LeU). Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, esponente di punta del Movimento 5 stelle, twitta la sua “ferma condanna verso gli episodi di violenza dei ‘No greenpass’ nei confronti dei giornalisti e totale solidarietà ad Antonella Alba e Francesco Giovannetti, aggrediti brutalmente mentre svolgevano il loro lavoro. Questa violenza sta diventando un’inaccettabile costante”.

“Solidarietà a giornalisti, scienziati, medici aggrediti dai no vax. Una lista sempre più lunga. Faccio appello a tutti i partiti: NO ambiguità sulle violenze, non si legittimi chi è contro il vaccino, è una posizione contraria al diritto alla salute e alla libertà”, scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta. “Ancora minacce e aggressioni da parte dei no vax. Questa volta – osserva Mariastella Gelmini di Forza Italia, ministro per gli Affari regionali – le vittime sono il professor Matteo Bassetti e un giornalista di Repubblica. Si sta oltrepassando il limite del buon senso. I responsabili di questi episodi vanno perseguiti e puniti con decisione”. La solidarietà di Italia Viva arriva dalla voce del suo leader Matteo Renzi, che dice: “Trovo che i responsabili di questi gesti debbano pagare per il loro comportamento, senza indulgenza e senza buonismo. Quando si usa violenza sulle persone non c`è alcun richiamo alla libertà d`opinione o alla disobbedienza civile che tenga”. Mentre la viceministra di Iv Teresa Bellanova punta il dito, pur senza fare nomi, su “chi strizza l’occhio o nicchia nell’assumere posizioni ferme e decise” perché a suo dire “si rende complice di una violenza intollerabile ai danni dell’intera comunità e della minaccia alla sicurezza e salute di tutti che il dire no al vaccino o al green pass comporta”.

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Anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, esprime “solidarietà ai giornalisti Antonella Alba e Francesco Giovannetti aggrediti mentre svolgevano il proprio lavoro durante manifestazioni contro il Green Pass. Ogni forma di violenza deve essere sempre condannata, da qualunque parte provenga”, dichiara. Tace il leader della Lega Matteo Salvini, ma in serata prendono posizione i due capigruppo parlamentari della Lega, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, che condannano i fatti con una nota congiunta senza prendere posizione sul tema caldo delle norme sul Green Pass, che saranno oggetto da mercoledì prossimo di confronto parlamentare in commissione Giustizia alla Camera: “Sostenere le proprie ragioni con la violenza – osservano Molinari e Romeo – è sempre sbagliato. Minacce e aggressioni non aiutano a trovare la soluzione migliore. La Lega stigmatizza i gesti di intolleranza di alcuni rappresentanti no vax ed esprime la propria solidarietà ai giornalisti e ai medici aggrediti”.

Intanto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, attraverso una nota del Viminale, garantisce che “assicurerà come sempre la libertà di manifestare pacificamente nel rispetto delle regole ma non saranno ammessi atti di violenza e minacce”, e convoca il Centro di Coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti. La convocazione, spiegano dal Viminale, ha l’obiettivo di analizzare anche i recenti episodi di intolleranza e violenza che hanno colpito, tra gli altri, alcuni cronisti nel corso delle manifestazioni di protesta contro le misure anti – Covid assunte dal governo.

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