Camera dei Comuni, via libera alla legge che avvia la Brexit. Entro marzo scatta l’art. 50

Camera dei Comuni, via libera alla legge che avvia la Brexit. Entro marzo scatta l’art. 50
8 febbraio 2017

Via libera della Camera dei Comuni britannica al disegno di legge che autorizza il governo ad avviare le procedure formali per il divorzio dall’Unione Europea. I deputati hanno approvato con 494 voti a favore e 122 contrari la legge che consente alla premier Theresa May di ricorrere all’articolo 50 del trattato di Lisbona, avviando i due anni di negioziati per uscire dall’Ue. Il voto di stasera mette fine tre giorni di dibattito dedicato allo studio degli emendamenti al progetto di legge al voto – circa 140 pagine – a cui la Camera dei Comuni ha dato il via libera. May ha ribadito più volte che intende far scattare l’articolo 50 entro il 31 marzo e per cercare di sventare qualsiasi ribellione in seno alla maggioranza conservatrice, ieri ha promesso che il parlamento avrà modo di pronunciarsi sui termini della Brexit prima del risultato finale dei due anni di trattative previste tra Londra e Bruxelles.

ORA CAMERA LORD Ieri sera, i deputati hanno respinto con 326 voti contro 293 un emendamento dell’opposizione laburista che chiedeva per il parlamento un vero e proprio diritto di veto sul futuro accordo con Bruxelles. Più di due terzi del parlamentari hanno fatto campagna contro la Brexit prima del referendum di giugno, ma dopo che il 52% dei britannici ha votato per lasciare la Ue, la maggior parte ha accettato con riluttanza l’idea che deve sostenere il risultato del voto. Quando a gennaio May ha presentato il disegno di legge sulla Brexit, a seguito di una sentenza della Corte suprema che la obbligava a consultare il Parlamento per l’avvio della procedura, il partito laburista all’opposizione ha promesso di non bloccarlo. Ha cercato piuttosto di modificarlo attraverso emendamenti, senza alcun successo. Con l’avvio del negoziato, la Gran Bretagna diventerà il primo Pese a lasciare l’Unione europea dopo quarant’anni di appartenenza. May ha detto che porrà come priorità negoziale il controllo dell’immigrazione, al prezzo di perdere l’accesso illimitato al mercato unico europeo, composto da oltre 500 milioni di persone. Le preoccupazioni per l’uscita dall’area di libero scambio hanno fatto perdere alla sterlina il 15% sul dollaro e anche molti parlamentari sono profondamente preoccupati. Il testo dovrà ora passare al vaglio della Camera dei Lord, dove potrebbe scontrarsi con un’opposizione più coraggiosa da parte dei pari, non eletti e quindi meno preoccupati di sfidare l’opinione della maggioranza dei britannici.

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