Vittime usura, è guerra di cifre. Confcommercio Sicilia attacca Alfano

di Giuseppe Novelli

E’ guerra di cifre tra il ministro dell’Interno e il vice presidente di Confcommercio Sicilia. L’oggetto del contendere il monitoraggio delle estorsioni, vittime usura e della malavita in genere. Angelino Alfano, intervenuto alla presentazione di ricerca della Confcommercio condotta da Gfk-Eurisko, ha detto che nel corso del 2014 si e’ “registrato un calo del 15% nelle estorsioni e una diminuzione molto significativa dell’usura del 28,5”.

Immediata la replica di Rosanna Montalto. “Secondo i nostri dati, a livello regionale, i reati di usura e di racket sono in aumento e colpiscono, in maniera trasversale, sia le famiglie che le piccole e medie imprese. Non capisco come i dati a disposizione del ministro Alfano, indichino una diminuzione”. In pratica, per la vicepresidente vicario Confcommercio Sicilia, “le denunce per il reato di usura diminuiscono, mentre registriamo, dalle vittime di racket, piu’ disponibilita’ alla denuncia”. “Allo stesso tempo  – ha aggiunto -riscontriamo, sia da parte della politica, sia sul piano normativo, una disparita’ di trattamento tra vittime di racket e di usura. Le prime vengono considerate quasi delle icone di serie A, le seconde vittime di serie B. Ma l’usura e’ un cancro che sta demolendo famiglie e imprese ed esiste ancora un gap elevato tra denuncia spontanea e quella indotta. Riscontriamo inoltre – ha concluso Montalto – da parte degli istituti di credito un certo irrigidimento: infatti gli ultimi stanziamenti dei fondi anti usura risalgono al 2011”.

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