La Carta di Atene, più crescita e investimenti. Ppe, Renzi e Hollande manipolati da Tsipras

La Carta di Atene, più crescita e investimenti. Ppe, Renzi e Hollande manipolati da Tsipras
10 settembre 2016

di Giuseppe Novelli

eumedSi fa sempre più profondo il solco tra l’Europa del Nord e quella del Sud. Un’ulteriore testimonianza le dichiarazioni del capogruppo del Ppe al Parlamento europeo Manfred Weber e del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble contro il vertice anti-austerità dei leader dei Paesi mediterranei ad Atene, convocato dal premier greco Alexis Tsipras. Affermazioni quelle di Weber e Schaeuble, che hanno sollevato un vespaio di critiche da parte degli eurodeputati del gruppo socialista e democratico S&D. Weber si è infatti mostrato assai critico nei confronti del vertice: “Il Primo ministro Tsipras torna ai suoi soliti giochetti. Quello di cui l’Europa ha bisogno ora è unità e non di nuovi tentativi di divisione: il fatto che il presidente francese Francois Hollande, probabilmente per motivi interni, e il premier (italiano) Renzi si lascino manipolare da Tsipras non è davvero un segno di responsabilità”; sarcastico anche Schaeuble: “Quando si incontrano i leader dei partiti socialisti, il più delle volte non viene fuori niente d’intelligente”. Tutto nasce  dalla Carta di Atene, il documento firmato ieri dai sei capi di governo riuniti nella capitale ellenica, che di fatto ha sortito l’effetto di provocare uno scontro tra Nord e Sud dell’Europa, categorie che sembrano, oggi sempre di piu’, disegnare lo schieramento rigorista – ormai privo di David Cameron e della Gran Bretagna – e quello che lavora per una linea di maggiore flessibilita’, crescita e investimenti.

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In questo secondo gruppo si pone l’Italia che, con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e’ stata nel nucleo fondativo del ‘club med’: Grecia, Italia, Francia, Portogallo, Malta e Cipro. E’ proprio l’ingresso di Hollande rappresenta il segnale che adesso c’e’ la possibilita’ di incidere veramente perche’ l’Europa cambi la propria linea di politica economica. I sei al tavolo di Atene, e Alexis Tsipras in primis, lo sanno bene e l’abbraccio caloroso che il presidente francese gli riserva sembra volerlo suggellare. Una spia che dice molto di quali siano ora le forze in campo viene anche dal fronte opposto, come detto, da Weber che che ha bollato come “irresponsabili” Renzi e Hollande: “Si lasciano manipolare da Tsipras”, e’ la tesi di Weber. In sostanza, il documento  finale del vertice Euro-Med di Atene  – sottoscritto da Grecia, Italia, Francia, Cipro, Malta, Portogallo e Spagna – parla di spinta alla crescita, all’occupazione e agli investimenti, “raddoppiare il piano Juncker”, affrontare il tema “delle strettoie” finanziarie con lo scopo di “promuovere la crescita “a beneficio di tutti i cittadini”. Ma la Carta di Atene punta anche sulla sicurezza, revisione del Trattato di Dublino III e attuazione dell’accordo Ue-Turchia.

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