Welfare d’autunno: come funzionano i nuovi incentivi da asili nido ad auto elettriche

Dalla sanità mentale all’efficienza energetica: analisi completa degli otto incentivi statali e delle relative condizioni di accesso

Otto bonus, 2,1 miliardi di euro, migliaia di famiglie in attesa. L’autunno 2025 si apre con una pioggia di incentivi statali destinati alle fasce più deboli della popolazione, ma dietro i numeri roboanti si nasconde una realtà fatta di fondi insufficienti, decreti attuativi in ritardo e requisiti che escludono più di quanto includano.

Assoutenti ha tracciato la mappa completa di questi sostegni, rivelando un quadro tanto generoso nelle intenzioni quanto problematico nell’applicazione. “Si apre la stagione autunnale dei bonus”, dichiara il presidente Gabriele Melluso, ma aggiunge una nota di cautela: “Non mancano però le criticità”.

Il paradosso è evidente già dal primo provvedimento: il bonus psicologo, partito il 15 settembre con uno stanziamento di 9,5 milioni di euro, potrà coprire appena 6mila domande. Un numero irrisorio di fronte alla crescente domanda di supporto psicologico nel paese, dove ansia, stress e depressione colpiscono milioni di cittadini.

Il contributo varia da 500 a 1.500 euro in base all’ISEE, ma la vera sfida sarà riuscire a presentare la domanda in tempo utile. Con sedute da 50 euro l’una erogate direttamente ai professionisti, il meccanismo appare rodato, ma i fondi limitati trasformano l’iniziativa in una corsa contro il tempo.

Elettrodomestici fermi al decreto

Diversa la situazione del bonus elettrodomestici, ancora in attesa del decreto attuativo nonostante i 50 milioni stanziati per il 2025. L’incentivo promette di coprire fino al 30% del costo di un singolo elettrodomestico, con massimali di 100 euro (200 per ISEE sotto i 25mila euro), ma solo per prodotti realizzati in Europa e con specifici requisiti energetici.

La lista è dettagliata: lavatrici e lavasciuga di classe A o superiore, forni di classe A, cappe da cucina di classe B, lavastoviglie e asciugabiancheria di classe C, frigoriferi di classe D, piani cottura conformi al regolamento UE 2019/2016. Un vero e proprio catalogo dell’efficienza energetica europea, che però resta sulla carta finché non arriverà il decreto.

Asili nido: il bonus più ricco

Il sostegno più consistente è quello per gli asili nido: 937,8 milioni di euro per supportare le famiglie nella frequenza di strutture pubbliche, private e micronidi. Qui la differenziazione è netta: per i bambini nati prima del 2024 si va da 1.500 a 3.000 euro annui, mentre per quelli nati dopo gennaio 2024 si può arrivare fino a 3.600 euro con ISEE sotto i 40mila euro.

Una strategia chiara del governo: incentivare la natalità premiando le nuove nascite con contributi più generosi. Ma anche qui emerge il discrimine dell’ISEE, spartiacque che determina chi può accedere ai sostegni e chi ne resta escluso.

Auto elettriche: il bonus del futuro

Il più complesso è sicuramente l’incentivo per le auto elettriche, la cui partenza è prevista per ottobre 2025. Con 597,3 milioni stanziati, promette contributi da 9mila a 11mila euro per i privati e fino a 20mila per le microimprese, ma le condizioni sono stringenti.

Rottamazione obbligatoria di veicoli fino a Euro 5, acquisto di auto elettriche con prezzo massimo di 42.700 euro IVA inclusa, e soprattutto residenza in un’area urbana funzionale individuata dall’ISTAT. Quest’ultimo requisito, denunciato da Melluso come limite territoriale discriminatorio, rischia di escludere ampie fasce di popolazione dalle zone rurali e dai piccoli centri.

Carta “Dedicata a te”: esclusioni eccellenti

Dal 10 settembre sono disponibili le liste per la Carta “Dedicata a te”, 500 euro per l’acquisto di beni alimentari destinati alle famiglie con ISEE fino a 15mila euro. Ma quest’anno la novità è nell’esclusione: non possono accedere al beneficio chi percepisce Assegno di Inclusione, Reddito di cittadinanza, NASPI, Cassa Integrazione o altre forme di sostegno.

Una scelta che ridisegna la mappa dei sostegni sociali, concentrando l’aiuto su chi non riceve altre forme di assistenza pubblica. I 500 milioni stanziati potrebbero così raggiungere un numero maggiore di nuclei familiari, ma a costo di escludere categorie tradizionalmente bisognose.

Sport e studio: i bonus “minori”

Completano il quadro il bonus sport (300 euro per figlio, massimo due figli per famiglia, ISEE fino a 15mila euro) con 30 milioni stanziati, e il contributo affitto per studenti fuori sede (279,21 euro massimi) con 16,2 milioni di euro.

Quest’ultimo presenta requisiti particolari: ISEE sotto i 20mila euro, nessun altro contributo pubblico, ateneo senza residenze universitarie e regolarità negli esami. Una combinazione di fattori che restringe significativamente la platea dei beneficiari.