Gli Usa si fermano. Obama: “L’America non ceda a chi ci vuole dividere”

Gli Usa si fermano. Obama: “L’America non ceda a chi ci vuole dividere”
11 settembre 2016

di Enzo Marino


11-settembreAlle 8.46 di New York, le 14.46 in Italia, (l’ora in cui il primo aereo si schiantò sulla torre) la folla riunita a Ground Zero ha commemorato con un minuto di silenzio la quasi tremila vittime degli attacchi jihadisti dell’11 settembre 2001. I candidati alla Casa Bianca Hillary Clinton e Donald Trump hanno temporaneamente fermato la loro aspra campagna elettorale per seguire la commemorazione con la polizia e i familiari delle vittime. Si tratta del primo dramma mondiale ad accadere in diretta tv, gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 sono penetrati a fondo nella coscienza collettiva e il loro ricordo e’ legato ad alcune immagini divenute simbolo di una tragedia. Dall’impressionante esplosione degli aerei contro le Torri Gemelle, alla immensa nube di polveri causate dal loro crollo, nella retina e nella memoria di tutti si sono cristallizzati momenti che, quindici anni dopo, fanno parte della storia. Gli Stati uniti, oggi, sono tornato a celebrare l’anniversario dell’11 settembre 2001, una tragedia ancora ben presente nella coscienza del Paese. Quasi tremila persone morirono negli attacchi perpetrati da 19 estremisti di Al-Qaeda che dirottarono quattro aerei di linea, facendone precipitare due sulle torri gemelle del World Trade Center a New York e uno sul Pentagono, alla periferia di Washington. L’ultimo, inseguito da caccia dell’aviazione Usa, si schiantò in un campo di Shanksville in Pennsylvania. Sono 75mila le persone che ancora oggi soffrono di disturbi psichici e fisici legati agli attacchi, tra cui molti soccorritori, che respirarono particelle cancerogene mentre tentavano di salvare vite. Per la prima volta in quasi due secoli gli Usa furono attaccati sul loro territorio. Risposero lanciando una “guerra mondiale contro il terrorismo”, che infuria ancora oggi.

Leggi anche:
Può causare trombosi, AstraZeneca ritira il suo vaccino anti Covid

A New York i nomi della vittime sono state letti in una cerimonia a Ground Zero, dove sorgevano le torri gemelle, e ai piedi di One World Trade Center, la “Freedom tower”, il nuovo grattacielo ancora più alto di quello abbattuto dai jihadisti. Il presidente Barack Obama ha osservato un momento di silenzio alla Casa Bianca a porte chiuse. La minaccia terroristica è ancora una realtà, ha detto poi Obama prendendo la parola al Pentagono a Washington. “Anche se le cose sono evolute, il terrorismo continua a colpire – ha affermato il presidente -. Al Qaida e l’Isis sanno che non riusciranno mai a distruggere la nazione americana. Per questo cercano di terrorizzarci mettendoci l’uno contro l’altro”. Ancora Obama. “Per questo il migliore gesto è di restare l’America, fedeli a noi stessi, a quello che c’è di meglio in noi senza permettere a nessuno di dividerci”, ha proseguito il presidente Usa. “La nostra diversità non è una debolezza, essa è e resterà sempre una delle nostre forze principali”, ha detto ancora. Il presidente ha reso un caloroso omaggio agli “eroi” di quel lontano 11 settembre che sacrificarono le loro vite per salvare “chi non conoscevano” e tutte le forze militari che da allora agiscono in terreni di guerra in nome dell’America, ha concluso.

Hillary Clinton sarebbe quasi svenuta durante la cerimonia a Ground Zero. Lo scrive il sito di Fox News citando una fonte non meglio precisata. Secondo quest’ultima la candidata democratica alla Casa Bianca sarebbe stata sorretta da membri della sua sicurezza che l’avrebbero scortata fino al suo furgone. “Ha avuto chiaramente un problema medico”, ha precisato la stessa fonte, aggiungendo che Clinton sarebbe inciampata, perdendo addirittura una scarpa mentre si recava al suo furgone. Una altra fonte, sempre citata dal sito del canale filorepubblicano ha detto che Clinton ha lasciato anticipatamente l’evento perché non si sentiva bene.

Leggi anche:
Vicenda Scurati, lettera di contestazione Rai per Serena Bortone

Ecco i 102 minuti che cambiarono l’America e il mondo: 


8.46, il primo schianto Un Boeing 767 dell’American Airlines da Boston a Los Angeles con 92 persone a bordo, tra cui cinque dirottatori, si schianta contro la Torre nord del World Trade Center, aprendo un colossale buco nella facciata dell’edificio. Dai piani superiori dell’edificio comincia a salire un denso fumo.

– 9.03, colpita la seconda torre Un Boeing 767 della United Airlines, anche questo sulla tratta Boston-Los Angeles, con 65 persone a bordo tra cui cinque dirottatori, colpisce la Torre sud del World Trade Center, provocando una forte esplosione.

– 9.30, parla Bush L’allora presidente Usa George W. Bush, da Sarasota, Florida, definisce gli schianti “un apparente attentato terroristico”, ordina “un’indagine esaustiva per dare la caccia e trovare chi ha commesso questi atti” e annuncia che tornerà immediatamente a Washington.

– 9.37, colpito il Pentagono Un Boeing 757 American Airlines Boeing partito dall’aeroporto di Washington Dulles per Los Angeles con 64 persone a bordo si schianta sul Pentagono, nei sobborghi di Washington, provocando due esplosioni.

– 9.42, tutti gli aerei a terra La Federal Aviation Administration (FAA) ordina la cancellazione di tutti i voli commerciali negli Stati uniti.

– 9.59, crolla la Torre sud La Torre su del World Trade Center, colpita 56 minuti prima, crolla in una colossale nuvola di fumo e polvere.

Leggi anche:
Copernicus: l'aprile del 2024 è il più caldo mai registrato

– 10.03, lo schianto in Pennsylvania Un Boeing 757 United Airlines in viaggio da Newark a San Francisco con 44 persone a bordo, tra cui quattro attentatori, si schianta in un campo di Shanksville, Pennsylvania, dopo che apparentemente i passeggeri e l’equipaggio lottano con i dirottatori.

10.28, crolla la Torre nord La Torre nord del World Trade Center crolla un’ora e 42 minuti dopo essere stata colpita. Un’enorme nuvola di polvere oscura tutto il sud di Manhattan.

Articolo aggiornato alle 16:27

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti