Alfano ufficializza il patto con Pd: “Sosteniamo Micari”. E attacca Salvini e D’Alema

Alfano ufficializza il patto con Pd: “Sosteniamo Micari”. E attacca Salvini e D’Alema
Angelino Alfano
9 settembre 2017

Alleanza popolare scioglie la riserva: in Sicilia sosterrà il candidato governatore della Sicilia, del Pd, Fabrizio Micari. Finisce così, dopo oltre un mese, il tormentone con chi si sarebbe alleato Angelino Alfano. “Siamo molto soddisfatti della scelta a cui si e’ arrivati perche’ Fabrizio Micari, e’ la carta migliore contro il M5s, la scelta migliore della competenza contro il dilettantismo”, sostiene il leader di Ap, secondo il quale, la candidatura di “un rettore di nuova generazione” rappresenta “una novita’ contro il gia’ visto”. E’ convinto che le prossime elezioni regionali “non sono un test nazionale”, e comunque, tiene a precisare che “l’Italicum non prevede le alleanze nazionali”, quindi, “mi sembra che ci sia un gran trambusto su questo come se le alleanze fatte qui siano quelle nazionali”. In sostanza, “in Sicilia abbiamo ripercorso il modello dell’alleanza che ha gia’ vinto a Palermo”. In ticket con Micari, scenderà in campo l’eurodeputato del Ppe Giovanni La Via candidato di Ap a vice governatore. “E’ un momento molto importante – dice ancora Alfano -: avevamo indicato una terna di nomi tra D’Alia, La Via e Misuraca. Oggi abbiamo avuto il riconoscimento di una indicazione importante perche’ il professore La Via sara’ il nostro porta bandiera in campagna elettorale: illustrera’ provincia per provincia il nostro programma”.

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 Alfano non perde l’occasione di togliersi più di un sassolino dalle scarpe, sferrarndo un colpo basso al suo storico orami avversario. “C’e’ da parte di tutti noi l’impegno di non consegnare la Sicilia a Salvini – puntella – perche’, senza giri di parole, l’altro schieramento ha fatto scegliere a lui il candidato presidente alla Regione”. Ce n’è anche per Massimo D’Alema. “La scelta di sostenere Micari ha scatenato il dibattito anche a sinistra con D’Alema ex aspirante statista – tuona Alfano – che prova a trasformare il proprio rancore per Renzi in linea politica e dice che la ragione per la quale non aderiscono alla candidatura Micari sta nel fatto che noi lo sosteniamo. E’ una scusa, la ragione per cui Mdp non sostiene Micari e’ perche’ lavora e spera di far perdere Renzi”. In altri termini, “avrebbero fatto prima a dire che loro non aderiscono per antirenzismo”. Di certo Alfano è più che consapevole che la spaccatura del centrosinistra in Sicilia apre una strada tutta in salita alla candidatura di Micari. Nel mirino di Alfano ovviamente anche il M5s. “Prima il M5s era un esperimento da provare, ora e’ un esperimento gia’ provato. Non sanno governare, non sanno trasformare la protesta in buon governo – sottolinea -: chiedetelo ai romani se confermerebbero la Raggi”. Intanto, Ap continua a perdere pezzi. Il ritorno di deputati e esponenti del partito a vario livello nel centrodestra è sempre piu marcato, sia per la naturale espressione politica degli stessi esponenti, sia anche per opportunità dato che i sondaggi continuano a premiare il centrodestra che ha messo in campo il ticket Nello Musumeci – Gaetano Armao. Infine,  Ap presenterà il suo programma di governo le prossime settimane,  ma intanto, Alfano scopre qualche carta: “Dobbiamo fare della Sicilia una zona franca fiscale che sia attrattiva per gli investitori come misura compensativa nei confronti dell’Isola”.

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