Baccei avverte i Comuni: non avrete un euro se non stabilizzate i precari. A rischio i fondi per la cultura

Baccei avverte i Comuni: non avrete un euro se non stabilizzate i precari. A rischio i fondi per la cultura
18 febbraio 2016

“Trovo scandaloso che comuni che ricevono le royalties non abbiano stabilizzato i precari, pur prendendo milioni di euro. Non riceveranno un solo euro. Per questi comuni abbiamo azzerato i fondi”. Lo ha detto a chiare lettere l’assessore all’Economia Alessandro Baccei (foto) intervenendo all’Assemblea regionale siciliana nel dibattito sulla finanziaria regionale. Baccei ha chiesto il sostegno del parlamento nell’approvazione della norma che penalizza i comuni inadempienti: “Spero di ottenere su questa linea l’appoggio dell’Assemblea”.  In ogni caso, Baccei continua a difendere a spada tratta “il patto con Roma che ci sta portando finalmente a ricevere le risorse che aspettavamo”. “E’ curioso che molti deputati prima mi abbiano chiesto di andare a Roma con numeri e tabelle per avere questi 500 milioni, e ora mi criticano – ha sottolineato -. Questo ho fatto: ho redatto la tabella sulle entrate pro capite e il contributo alla finanza pubblica, e sono questi gli elementi del discorso fatto con Roma e che ci hanno portato dal contenzioso al patto”. La dichiarazione dell’assessore renziano è la risposta alle accuse mosse ieri da un coro di deputati di opposizione che nel corso della discussione generale sulla manovra hanno parlato di “finanziaria sotto ricatto”, riferendosi alla certificazione del risparmio sulla spesa di 400 milioni che Roma esige dalla Sicilia prima di trasferire all’Isola i 500 milioni del gettito Irap. “Queste risorse arriveranno – ha garantito Baccei parlando in Aula – grazie al patto con Roma, e sono contento perche’ ora questo patto e’ condiviso da tutti”.

La seduta è appena un’ora per poi essere rinviata a lunedi’ alle 16. Scarsa la partecipazione dei deputati. Per il governo presente in Aula solo Baccei. Una sorta di braccio di ferro tra il presidente della commissione bilancio Vincenzo Vinciullo e il presidente dell’Ars Ardizzone ha caratterizzato la seduta di oggi. Vinciullo ha presentato alla finanziaria tre emendamenti per il finanziamento delle voci stralciate dalla presidenza ieri, quasi tutti enti finanziati nella ex tabella H per un totale di 23 milioni di euro che riguardavano fondi per cultura e servizi sociali, emendamenti che sono stati valutati come inammissibili da Ardizzone, che ieri aveva richiamato i parlamentari a presentare norme “non ad hoc, ma che rispondano ai principi costituzionali di genericita’ e astrattezza”.  I tre emendamenti valutati inammissibili sono, in pratica, uno relativo alla solidarieta’ sociale per l’importo complessivo di 9 milioni, l’altro all’gricoltura per 4 milioni, e il terzo all’universita e cultura per 10 milioni. E così, finora, restano fuori, tra le altre cose, i finanziamenti al Cerisdi, all’istituto zooprofilattico e ai consultori familiari. Il termine per presentare gli emendamenti scade domani alle 20.

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