Decalogo Cav a nuovi, paura dei peones

Decalogo Cav a nuovi, paura dei peones
Adriano Galliani al termine della riunione tra il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e gli eletti del partito.
14 marzo 2018

Il piu’ atteso e’ Galliani, l’ex Ad del Milan arriva alla Camera da solo, preferisce parlare di calcio, “sono venuto per ascoltare il Presidente, sono l’ultimo dei soldati. Il leader e’ Salvini. Ma secondo voi che succede?”. Sulla situazione di impasse scherza Andrea Cangini, “sara’ una legislatura breve ma intensa”, sorride. Poi arrivano tutti gli altri, a partire da Ghedini accompagnato dal tesoriere Messina. Quasi la meta’ sono nuovi, “ce l’ho fatta, una battaglia politica durata vent’anni”, afferma il campano Gigi Casciello, anche lui giornalista. Gli esponenti azzurri approdano in Transatlantico in gruppi, i campani sono i primi. Ad accoglierli i ‘big’, da Carfagna alla Gelmini. C’e’ chi ha saltato una legislatura, come Moles, Napoli e Brambilla, che conosce gia’ i corridoi di Montecitorio e chi si informa su dove sia la Sala della Regina. Il timore dei vertici e’ che i peones possano a lungo andare ascoltare le sirene della Lega, da qui l’operazione compattamento subito.

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“Nessuno passera’ con altri partiti all’interno della coalizione, abbiamo raggiunto un accordo con Salvini e Meloni”, annuncia il Cavaliere. Ma la preoccupazione dominante e’ quella di quanto durera’ questa legislatura. “Ho paura che mi tocchera’ fare una nuova campagna elettorale”, sottolinea un altro esponente azzurro. Alla Camera si muove in solitudine Sgarbi che arringa i presenti. Berlusconi fornisce a tutti una sorta di decalogo (“lavorate bene nelle commissioni”, l’appello), scherza con Biancofiore e Gasparri sul loro rapporto con la tv, consiglia a tutti di intrecciare relazioni con i Cinque stelle, “fatevi un amico M5s e convincetelo a passare con noi”. Poche le battute. L’ex premier ha poi confermato Romani e Brunetta come capigruppo, anche se ha sostenuto che poi dovra’ esserci una riunione ad hoc per la nomina dei vertici. Infine l’ex premier ha lasciato la parola alle nuove elette azzurre, presentandole ad uno ad uno.

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