Presunto furto di profumo, possibile assoluzione per Piero Fassino

Presunto furto di profumo, possibile assoluzione per Piero Fassino
Piero Fassino
25 aprile 2024

Il noto politico italiano Piero Fassino, attuale parlamentare ed ex ministro, si trova al centro di una controversia legata a un presunto furto presso il duty free dell’aeroporto di Fiumicino. L’accusa? Aver rubato una boccetta di profumo Chanel del valore di 130 euro. Tuttavia, le prospettive di una condanna sembrano sfumare, lasciando spazio a una possibile assoluzione per l’esponente del Partito Democratico.

Secondo fonti investigative, dopo aver raccolto tutti gli elementi pertinenti, comprese le registrazioni delle telecamere di sorveglianza, le prove saranno trasmesse alla Procura competente di Civitavecchia. È prevista un’informativa nelle prossime ore, ma Fassino, in quanto parlamentare, non è stato ancora ascoltato direttamente. Tuttavia, fonti investigative suggeriscono che avrà l’opportunità di rilasciare dichiarazioni spontanee se lo desidera.

Le circostanze del presunto furto sono avvolte da un alone di mistero. Secondo quanto dichiarato dallo stesso Fassino, il quale ha negato fermamente l’intenzione di commettere un atto illecito, il profumo sarebbe finito nella sua tasca del giaccone per un malinteso durante una telefonata. L’ex primo cittadino di Torino ha spiegato di aver preso il profumo dallo scaffale con l’intenzione di farne un regalo alla moglie, ma, distraendosi per rispondere al telefono e trovandosi con un trolley in mano, avrebbe temporaneamente riposto la confezione nella tasca del giaccone in attesa di passare alle casse.

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Questa versione dei fatti, se confermata dalle indagini in corso, potrebbe gettare luce su un malinteso piuttosto che su un atto doloso. Tuttavia, spetta alle autorità competenti valutare la veridicità delle dichiarazioni di Fassino e decidere se procedere con un’eventuale accusa di tentato furto. Mentre il politico si difende dalle accuse e cerca di chiarire la sua posizione, la vicenda continua a tenere banco, alimentando dibattiti e discussioni sull’etica e sul comportamento dei rappresentanti pubblici. Resta da vedere quale sarà l’esito finale di questa vicenda e se Fassino potrà alla fine essere scagionato da ogni sospetto di illecito.

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