Reddito inclusione, come funziona

Reddito inclusione, come funziona
1 dicembre 2017

Diventa operativo il Reddito di inclusione (Rei) per le famiglie in condizioni di poverta’. Da oggi sara’ infatti possibile presentare le domande all’Inps ma il beneficio partira’ da gennaio. Il contributo massimo, al momento, e’ pari a 5.824,80 euro l’anno, ovvero 485,40 euro al mese, ma nella legge di bilancio 2018 sono previste risorse aggiuntive. Il Rei, che in prima battuta interessa quasi 500.000 famiglie e circa 1,8 milioni di persone, e’ compatibile con lo svolgimento di un’attivita’ lavorativa, fermi restando i requisiti economici di base, ma non con la contemporanea fruizione della Naspi o di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria.  Si tratta, spiega una circolare dell’Inps, di “un beneficio economico e di una componente di servizi alla persona, identificata nel progetto personalizzato, a seguito di una valutazione multidimensionale del bisogno del nucleo familiare o, nelle ipotesi in cui la situazione di poverta’ e’esclusivamente connessa alla situazione lavorativa, dal patto di servizio, ovvero dal programma di ricerca intensiva di occupazione”. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha definito il Reddito di inclusione, uno “strumento essenziale nella lotta alla poverta’” e una “svolta epocale” per il nostro Paese, teso a superare logiche meramente assistenziali. E’ vero che servirebbero piu’ risorse ma soprattutto e’ necessario”costruire una rete territoriale di soggetti vicini alle persone” per aiutarle ad uscire dalla condizione di emarginazione. Poletti ha stimato che i potenziali utilizzatori- non si puo’ calcolare quante saranno effettivamente le domande – “saranno 1,8 milioni di persone con i parametri di oggi, cioe’ 500.000 nuclei familiari. A luglio prevediamo che si incrementi la platea di 200.000 nuclei familiari per arrivare a 2,5 milioni di persone”.

CHI HA DIRITTO AL REI Gia’ dal gennaio 2018, compatibilmente con le risorse disponibili e sulla base delle priorita’ indicate dal legislatore, il Rei sara’ riservato a una platea composta da circa 500.000 famiglie. Vi accedono i nuclei familiari con: un componente di eta’ minore di anni 18; una persona con disabilita’ e di almeno un suo genitore, ovvero di un suo tutore; una donna in stato di gravidanza accertata; almeno un lavoratore di eta’ pari o superiore a 55 anni, che si trovi in stato di disoccupazione per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale”.

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IL BENEFICIO ECONOMICO E’ erogato in 12 mensilita’ attraverso la carta acquisti, ridenominata Carta Rei. La Carta Rei consente la possibilita’ di prelievi di contante, entro un limite mensile non superiore alla meta’ del beneficio massimo attribuibile. L’importo, per chi non riceve ulteriori trattamenti, sara’ di circa 190 euro per i nuclei composti da una sola persona e andra’ a crescere gradualmente all’aumento del numero dei componenti della famiglia, fino a un massimo di quasi 485,40 euro al mese per un nucleo con 5 o piu’ componenti. La manovra all’esame del Parlamento aumenta per i nuclei con 5 o piu’ componenti, gli unici per i quali e’ previsto un beneficio potenziale sopra il massimale, il contributo massimo fino a circa 530-540 euro.

DURATA Il beneficio economico e’ concesso per un periodo massimo di 18 mesi e non potra’ essere rinnovato prima di 6 mesi. In caso di rinnovo, la durata e’ fissata in 12 mesi.

REQUISITI ECONOMICI Il Rei e’ garantito in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale ai nuclei familiari in possesso di un valore dell’Isee non superiore a 6.000 euro, un valore dell’Isre, (l’indicatore reddituale dell’Isee diviso la scala di equivalenza) non superiore a 3.000 euro ai fini Rei e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro (oltre a ulteriori condizioni, che ne garantiscano l’effettiva condizione di disagio economico).

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SERVIZI ALLA PERSONA Verranno identificati sulla base di una valutazione preventiva del bisogno del nucleo familiare, che terra’ conto anche della situazione lavorativa e del profilo di occupabilita’, dell’educazione, istruzione e formazione, della condizione abitativa e delle reti familiari, di prossimita’ e sociali della persona. Si delineera’ cosi’ un progetto personalizzato, finalizzato a superare la condizione di poverta’ del nucleo familiare, che conterra’ i servizi e gli interventi specifici necessari, che si affiancheranno al beneficio economico, nonche’ gli impegni a svolgere specifiche attivita’, cui il beneficio economico e’ condizionato.

COME PRESENTARE LA DOMANDA La domanda deve essere presentata ai Comuni o altri punti di accesso, identificati dai Comuni stessi, sulla base dell’apposito modulo predisposto dall’Inps.

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