Bersani cita gli esempi di Spadolini, di Fini e di tanti altri esponenti delle istituzioni. “Boldrini e Grasso hanno tutto il diritto di parlare”, dice Speranza. “Mi auguro che terminino questi attacchi assurdi”, afferma anche D’Attorre. “Su Grasso e Boldrini solo sterili polemiche”, sottolinea il pisapiano Capelli. Da Mdp e Campo progressista arriva una difesa ad oltranza nei confronti dell’operato dei presidenti di Camera e Senato, ieri nel mirino del Pd per il loro ‘movimentismo’ politico. Ma oggi e’ proprio il partito dem a frenare gli attacchi. “Sono liberi di essere protagonisti”, afferma il renziano Marcucci. Al Nazareno basta segnalare l’irritualita’ della situazione, ma non c’e’ alcuna intenzione di lanciare ulteriori affondi. Soprattutto nel momento in cui Fassino ha dato il via ad un’istruttoria per costituire le basi di un centrosinistra largo partendo dai colloqui proprio con la seconda e la terza carica dello Stato.
“Non rappresento alcun soggetto politico e quindi non ho titolo per parlare di alleanze e coalizioni”, ha spiegato la seconda carica dello Stato al suo ospite mentre la presidente della Camera, confermando che al momento non ci sono le condizioni di un’alleanza, dopo l’incontro con Fassino ha lasciato aperta la porta ad un confronto sui programmi, soprattutto su temi quali l’immigrazione, il lavoro e le leggi sui diritti, a partire dallo ius soli. Nel Pd non si nasconde la soddisfazione per l’esito dei due incontri. “Ho ascoltato con interesse le loro valutazioni di cui terro’ conto”, si e’ limitato a dire Fassino. Ma al Nazareno c’e’ la convinzione che Grasso anche in futuro non abbia intenzione di esporsi in prima persona come rappresentante di una forza politica. “Non credo che si metta a fare il capo di un partito del 5%”, dice un ‘big’ renziano.
