Intesa Stato-Regione, Roma sblocca i 500 milioni alla Sicilia. Crocetta, fatto storico

Intesa Stato-Regione, Roma sblocca i 500 milioni alla Sicilia. Crocetta, fatto storico
21 giugno 2016

E’ stata siglata ed approvata dal Consiglio dei Ministri, l’intesa Stato-Regione che riconosce alla Regione siciliana un modello di entrate allineato a quello utilizzato per le altre regioni a Statuto speciale. “E’ un fatto storico”, affermano il Governatore Crocetta e l’assessore al Bilancio Baccei, sottolineando che l’accordo raggiunto “è frutto della cooperazione fattiva con il Governo nazionale e un giusto riconoscimento alla politica di risanamento finanziario che la Regione ha impostato fin dal 2013, con risultati evidenti, confermati anche dal consuntivo del 2015 (+637 milioni di euro di avanzo) a fronte di un disavanzo di oltre due miliardi al 31 dicembre 2012”.

L’accordo rivede il sistema di entrate della Regione, cambiando lo schema vigente fin dal 1965, modificandone le norme di attuazione. Introduce un sistema che permetterà, a regime, di avere certezza delle entrate sulla base del “maturato”. A regime, l’intesa riconosce nuove e maggiori entrate, senza trasferimento di ulteriori funzioni da parte dello Stato, consentendo, tra le prime regioni in Italia, la possibilità di realizzare un equilibrio tra entrate e uscite basato sul principio del pareggio di bilancio. Rigore e riqualificazione della spesa a fronte di entrate pluriennali certe.

“Mettiamo definitivamente a posto i conti della Regione – dice Crocetta – dopo tre anni di grandi sacrifici, diamo ai siciliani una Regione risanata evitando, una volta per tutte, lo spettro del default. Possiamo così avviare una nuova fase che potrà programmare il futuro dell’Isola”. E’ stata inoltre approvata l’intesa sottoscritta tra il presidente della Regione e il presidente del Consiglio relativa ai 500 milioni, in modo tale da consentire lo sblocco delle somme già subordinate in bilancio alla medesima intesa.

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“Con la nuova fase che si apre – continua il governatore – si dovranno intensificare le politiche di coesione sociale, attraverso il pieno avvio della programmazione comunitaria, con il sostegno alle piccole e medie imprese, attraverso politiche di solidarietà per le fasce più deboli: giovani e disoccupati. Risanati i conti bisogna ripartire dagli ultimi. Grazie al presidente del Consiglio e al governo nazionale, grazie ai miei assessori che in questi anni – conclude Crocetta – hanno lavorato al mio fianco per risanare i conti della Sicilia”.

RACITI “L’accordo fra Stato e Regione, che sblocca le somme necessarie a rimettere la Sicilia in carreggiata, era uno degli obiettivi del ‘governo politico’, ed e’ stato raggiunto”. Lo dice Fausto Raciti, segretario regionale del Pd Sicilia. “Questo passaggio consente alla Regione di avere riconosciute le proprie prerogative statutarie ed a Palazzo Chigi di non dovere avere ogni anno la preoccupazione di come nell’Isola si chiude il bilancio. Adesso la Sicilia e’ responsabile della gestione delle proprie risorse, adesso – conclude Raciti – si puo’ finalmente iniziare a programmare”.

D’ALIA “L’intesa Stato-Regione che riconosce alla Regione siciliana un modello di entrate allineato a quello utilizzato per le altre regioni a Statuto speciale è un passo importante che certifica gli sforzi fatti dalla Sicilia per risanare i conti”. Lo afferma il presidente della Commissione bicamerale per le questioni regionali Gianpiero D’Alia. “Con l’accordo siglato a Roma – continua D’Alia – si conclude un percorso virtuoso che dà stabilità di risorse, imposta una corretta dialettica tra Stato e Regione siciliana e soprattutto consente la liberazione di risorse fondamentali per lo sviluppo”. “E’ un giusto riconoscimento – sottolinea il presidente della bicamerale per le questioni regionali – agli sforzi di una giunta regionale che ha dovuto fronteggiare gli enormi guasti prodotti dai governi precedenti”.

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UIL “Finalmente da Roma è arrivato l’ultimo via libera per trasferire 500 milioni in Sicilia. Soldi che dovrebbero servire a tamponare le falle relative al personale precario e ai servizi essenziali non garantiti ai cittadini da troppo tempo. Ma prima di dare vita a proclami ottimistici vogliamo capire, dal governo regionale, quando e come queste risorse saranno distribuite”. Lo dicono Claudio Barone ed Enzo Tango segretari della Uil Sicilia e Uil Fpl, che aggiungono: “Sino ad oggi la politica siciliana, litigiosa e assente, ha lanciato solo false promesse. Ancora una volta, prendiamo atto delle dichiarazioni di intenti, come quella ad esempio della creazione dell’Agenzia dei precari ma vogliamo prima capire e vederci chiaro. I lavoratori sono stanchi e senza soldi. Basta andare avanti con inutili impegni”.

 

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