Mattarella: era necessario aprire il Quirinale al contemporaneo

6 luglio 2019

Il patrimonio artistico del Quirinale si arricchisce e si aggiorna con un significativo innesto di arte contemporanea italiana. E’ “Quirinale contemporaneo” un progetto fortemente voluto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Circa 70 pezzi, 36 opere dei più importanti artisti e 32 oggetti concepiti da designer italiani e prodotti da aziende italiane, sono stati collocati nei cortili, nei saloni e nei giardini del Quirinale. Capolavori di artisti come De Chirico, Frangi, Fontana, Pomodoro, Guttuso, Ponti, Burri, Aulenti, Mendini, solo per citarne alcuni. Opere che rappresentano il genio e l’eccellenza italiana in campo artistico e progettuale, ha detto il capo dello Stato all’inaugurazione.

Ma non si tratta di “una mostra temporanea o una esposizione”. Il Quirinale, per Mattarella: “E’ insieme un palazzo che raccoglie storia, un patrimonio artistico e vita istituzionale che continua. Ma l’arte non si è fermata all’800 e il Quirinale, che è il punto di riferimento del Paese, la casa degli italiani, non poteva esaurire all’800 la testimonianza dell’arte. Era necessario raccogliere espressioni dell’arte contemporanea e del design moderno”. L’apertura al contemporaneo non intacca l’essenza del Palazzo. “Abbiamo integrato il patrimonio artistico del Quirinale rendendolo al passo con il contributo che l’arte continua a fornire nel tempo. E’ questo il compito della Repubblica, delle istituzioni. Nel caso del Quirinale, far vedere come la vita del Paese continua ad arricchirsi sotto ogni profilo, in particolare sotto quello culturale e artistico”.

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