Mattarella vede Putin, preoccupazione per terrorismo e Libia

4 luglio 2019

Rapporti bilaterali ottimi, nonostante il perdurare delle sanzioni di Europa e Usa per la crisi in Ucraina prorogate due settimane fa; condivisione della preoccupazione per la guerra civile in Libia. Sergio Mattarella accoglie per la seconda volta in quattro anni Vladimir Putin al Quirinale e i due presidenti si riservano un’ora e mezzo di colloquio sui temi dei rapporti tra Italia e Russia e dei diversi scacchieri internazionali di crisi. Oltre ai timori per il rischio di ritorno del terrorismo fondamentalista per l’instabilita’ libica, il presidente della Repubblica e il presidente della Federazione russa hanno toccato i temi del Venezuela e dei trattati sugli armamenti nucleari. Putin e’ giunto nel cortile d’onore del Quirinale con un’ora di ritardo, reduce dal colloquio con Papa Francesco.

PUTIN DAL PAPA

Mattarella l’ha accolto nella Loggia alla Vetrata, poi l’esecuzione degli inni da parte del picchetto d’onore e la bandiera russa issata sul Torrino del palazzo, come prevede il cerimoniale. Infine la presentazione delle due delegazioni. I due presidenti hanno registrato l’ottimo stato dei rapporti bilaterali nonostante il raffreddamento dei rapporti tra Mosca e l’Occidente dopo la crisi ucraina. Rapporti bilaterali che Mattarella e Putin avevano confermato gia’ nella visita del presidente a Mosca l’11 aprile di due anni fa e rinsaldati nell’incontro con il premier Giuseppe Conte e con gli esponenti del governo italiano. Lo stesso Putin ha definito i colloqui di oggi “concreti e costruttivi”. “Abbiamo esaminato il complesso delle questioni della collaborazione bilaterale, delle questioni regionali e internazionali”, ha detto il presidente russo al termine degli incontri con Mattarella e con Conte, “tradizionalmente abbiamo rapporti con l’Italia reciprocamente vantaggiosi”.

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La guerra civile in Libia e’ considerata da entrambi i presidenti una fonte di preoccupazione, in particolare per il rischio del ritorno del terrorismo islamico, battuto recentemente in Siria. Mattarella ha sottolineato l’importanza della stabilita’ libica per l’Italia e per l’Europa, importanza di cui Putin si e’ dimostrato assolutamente consapevole, cosi’ come del rischio di destabilizzazione che la crisi libica comporta. Da parte russa si e’ poi sottolineata la diversa posizione dei Paesi vicini sulla soluzione politica, con una divisione che vede Egitto, Emirati e Arabia saudita sostenere il generale Haftar e Turchia e Qatar schierati con Al Serraj. Mattarella e Putin hanno affrontato il tema dello stallo nei combattimenti e il presidente italiano ha confermato la posizione italiana che ritiene necessario che riprenda il lavoro dell’inviato Onu. Sulla crisi in Venezuela, dove inizialmente le posizioni di Europa e Russia erano contrapposte, i due presidenti hanno registrato convergenza sulla necessita’ di costruire un percorso pacifico che permetta al popolo venezuelano di scegliere il proprio governo con nuove elezioni presidenziali. Infine Mattarella e Putin hanno registrato una preoccupazione comune per il congelamento sui trattati sugli armamenti nucleari.

 

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