Quota 96 scuola, per 4mila si aprono le porte della pensione

27 luglio 2014

Finisce un incubo per migliaia di lavoratori della scuola over 60. La Commissione Affari costituzionali della Camera, nel corso dell’esame del Dl Pa, ha dato il via libera all’emendamento relativo ai cosiddetti ‘Quota 96’. Si tratta di una norma che, in pratica, permette di sbloccare 4 mila pensionamenti nella scuola e, allo stesso tempo, apre le porte a nuove assunzioni per insegnanti e ATA. Dunque, i 4 mila Quota 96 scuola potranno andare in pensione nella finestra unica per gli insegnanti, quella del primo settembre. Va ricordato che l’approvazione definitiva dell’emendamento in questione è legata alla conversione in legge del DL Pa che, tuttavia, è favorito da un forte vento in poppa proveniente da tutte le forze politiche.

Con l’emendamento a firma di tutti i partiti che sarà discusso già da domani 28 luglio alla Camera, una volta approvato in via definitiva, si correggerà l’errore della legge Fornero ripristinando per tutti i componenti della scuola il termine come chiusura dell’anno scolastico e per la maturazione dei contributi pensionistici il 31 agosto di ogni anno. Così potranno andare in pensione chi nell’anno scolastico 2011-2012 aveva raggiunto la fatidica ‘Quota 96’ e cioè 60 anni di età e 36 di contributi o 61 anni e 35 di contributi. La norma sta suscitando entusiasmo non solo nella scuola ma, in generale, in tutti quei lavoratori che da tempo hanno auspicano cambiamenti alla legge Fornero, considerando che mandare in pensione con le vecchie regole i ‘Quota 96’ della scuola, significa intervenire con una prima correzione sull’attuale legge pensionistica, il che rappresenterebbe un segnale positivo, la volontà, cioè, del governo Renzi, di modificare l’impianto previdenziale esistente, ma senza stravolgerlo. Staremo a vedere.

Leggi anche:
Europarlamento approva revisione Politica agricola comune

 

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti