Sicilia, 1,5 milioni per affrontare emergenza sfratti

Sicilia, 1,5 milioni per affrontare emergenza sfratti
19 gennaio 2015

Per fronteggiare l’emergenza sfratti in Sicilia sono stati messi a disposizione di 79 comuni dell’Isola 1,5 milioni di euro, che permettono di rispondere al bisogno di 3.500 famiglie. Secondo il segretario del Sunia – Sindacato nazionale unitario inquilini ed assegnatari – di Palermo, Pino Armanio, per fare realmente fronte pero’ ad un’emergenza abitativa come quella attuale “ci vogliono non soltanto soluzioni tampone ma politiche abitative forti che rivedano tutto il sistema”.

La Regione siciliana ha approvato anche le linee guida per attivare le procedure per far fronte alla morosita’ incolpevole, quella causata dalla perdita del lavoro o da gravi malattie. Ne da’ notizia il Sunia stesso che assieme a Sicet e Uniat, le scorse settimane aveva presentato in merito una diffida. Il Sunia chiede ora alla prefetture dell’Isola di “convocare subito enti locali, tribunali, fondazioni bancarie, istituti di credito, associazioni dei proprietari e sindacati degli inquilini per sottoscrivere in ciascuna provincia un protocollo che avvii l’erogazione dei contributi, al fine di evitare gli sfratti”.”Alle Prefetture – dice Giusy Milazzo, segretario regionale del Sunia – oltre che di far presto chiediamo una moratoria degli sfratti fino a quando non sara’ possibile accedere ai contributi”. Ai sindaci e ai tribunali il Sunia chiede di “mettere in atto tutte le iniziative per far si’ che le famiglie per le quali e’ in corso uno sfratto non paghino costi altissimi per i ritardi inaccettabili che piu’ volte i sindacati degli inquilini hanno denunciato”. “Solo a Palermo, in tutto il 2014 ci sono stati 1.300 sfratti di cui circa 800 sono stati esecutivi – sottolinea Pino Armanio, segretario del Sunia di Palermo e membro del coordinamento regionale – nel senso che sono stati fatte esecuzioni di sgombero mentre gli altri hanno trovato un accomodamento con il proprietario o altre soluzioni”.E nel capoluogo regionale, continua Armario “Nella graduatoria in emergenza abitativa ci sono 1400 famiglie quasi tutte con situazioni difficili alle spalle. Purtroppo da parte del comune di Palermo mancano ancora risposte fattive e reali per trovare soluzioni percorribili che non possono essere un contributo una tantum che non risolve il problema. I casi che ci arrivano sono in aumento e il blocco degli sfratti per morosita’ incolpevole puo’ senz’altro evitare che persone molto anziane rimangano per la strada. Oltre 800 famiglie soffrono un disagio abitativo per le quali occorrono politiche abitative forti finalizzate non alla cementificazione ma al recupero delle strutture gia’ esistenti come edifici popolari. Inoltre, una volta verificato lo stato del bisogno reale, occorre attuare misure non tampone ma trovare soluzioni continuative che diano respiro a queste famiglie. A marzo dell’anno scorso sull’emergenza abitativa ci sarebbe dovuto essere un tavolo interistituzionale in prefettura che non e’ mai avvenuto. Intanto come Sunia, insieme alle associazioni che sostengono chi e’ senza casa, abbiamo chiesto noi di avere un incontro con il prefetto”.

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