Tesoriere e vice, le mosse di Zingaretti per cambiare il Pd

Tesoriere e vice, le mosse di Zingaretti per cambiare il Pd
Paola De Micheli
5 marzo 2019

La prima mossa è la scelta di Luigi Zanda per sostituire il ‘super renziano’ Francesco Bonifazi come tesoriere del Pd. Il neosegretario Nicola Zingaretti ha iniziato a mettere mano all’organizzazione del partito, in vista dell’Assemblea nazionale che il prossimo 17 marzo ratificherà il nuovo vertice. Zanda, senatore, nella scorsa legislatura capogruppo a Palazzo Madama, è parlamentare di grande esperienza ed esponente di AreaDem, la ‘corrente’ che fa capo a Dario Franceschini, sempre importante per garantire gli equilibri interni.

Mentre pare scontata l’indicazione di Paolo Gentiloni come presidente (e in futuro magari come candidato premier), come vice segretaria il nome che circola con maggiore insistenza è quello di Paola De Micheli, che però, anche scaramanticamente, non conferma. La De Micheli è stata l’organizzatrice della campagna ‘Piazza grande’ di Zingaretti. Poi sarà la volta dei capigruppo. Graziano Delrio, che negli ultimi mesi si è staccato da Matteo Renzi, al congresso ha sostenuto Maurizio Martina e potrebbe dover lasciare la guida dei deputati Dem.

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Sicuramente nel ‘mirino’ di Zingaretti c’è però il presidente dei senatori Andrea Marcucci, da sempre vicinissimo al senatore di Rignano sull’Arno. Al momento, è il conteggio che viene fatto, Marcucci potrebbe contare sul sostegno di 36 senatori su 52. Certo non sono escluse defezioni, che però a Palazzo Madama sono ritenute “più difficili” perché del gruppo fa parte lo stesso Renzi. Intanto, però, oggi Zingaretti ha chiesto e ottenuto il rinvio delle assemblee di deputati e senatori che avrebbero dovuto eleggere i rappresentanti (in totale un centinaio) all’assemblea nazionale. Tutto rimandato alla prossima settimana. L’obiettivo, spiegano fonti del gruppo, è raggiungere prima un “accordo complessivo”.

Oggi intanto, nella sua seconda uscita pubblica da segretario, Zingaretti ha visitato la Saxa Gres di Anagni. “Sarò – ha assicurato – un segretario della strada e vicino alle persone che soffrono. Il Pd é tornato in campo unito, non siamo qui solo per dire no, ma per offrire soluzioni migliori”. Per quanto riguarda il rapporto con Renzi, ha aggiunto, “vedo una bella volontà di collaborare e mi sembra che questa bella volontà ci sia da parte di tutti per aprire una bella stagione”. askanews

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