Torna la tentazione al maggioritario, ma i numeri sono incerti

Torna la tentazione al maggioritario, ma i numeri sono incerti
19 settembre 2017

“Ci stiamo lavorando”. Il Pd torna al ‘primo amore’, un sistema elettorale maggioritario. E sta sondando gli altri partiti, Forza Italia in primis, per verificare i numeri che una proposta alternativa all’attuale ‘Tedeschellum’ potrebbe incassare. Alla vigilia dell’ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali della Camera, che si riunira’ oggi per decidere il da farsi e capire come procedere con i lavori sulla riforma elettorale, i dem stanno lavorando sotto traccia alla ricerca di una possibile intesa su un modello che prende il via dal Mattarellum, ma con le opportune modifiche per incontrare il favore di Silvio Berlusconi, da sempre contrario alla legge che porta il nome dell’attuale Capo dello Stato. L’ipotesi e’ di riprendere in mano il Rosatellum, il testo base presentato in commissione lo scorso maggio dal Pd, ma poi accantonato per mancanza di numeri. Quel testo prevedeva il 50% di eletti in collegi uninominali e il restante 50% con il proporzionale, con una soglia di sbarramento al 5%. L’ipotesi a cui il Pd sta lavorando, in contatto con gli ‘ambasciatori’ e i tecnici della materia di Forza Italia, e’ di modificare le proporzioni, aumentando la percentuale di proporzionale, fino a un 60-65%, riducendo invece la parte di collegi uninominali al 40-35%. Si tratta, viene subito precisato da fonti Pd, di una ipotesi di lavoro, su cui si stanno ancora sondando le altre forze politiche. Ma che, a dire delle stessi fonti, potrebbe essere tradotta in un testo base da presentare in tempi brevi.

Leggi anche:
Israele piazza i tank al valico per Rafah. Il premier Netanyahu pronto all'invasione

Spiega il capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato, tra i protagonisti della partita: “Stiamo lavorando per la presentazione di un testo base” che possa “raccogliere le diverse richieste delle altre forze politiche”, con l’obiettivo di arrivare a una “convergenza ampia”. Del resto, osserva Rosato, “sul tedesco mi pare che ognuno continui a mantenere le proprie riserve, rendendo il percorso molto accidentato”. Quindi si torna al maggioritario? “Il proporzionale non e’ mai stata la prima scelta del Pd – ricorda il capogruppo dem – verificheremo se si potra’ trovare un largo consenso su una formula che dia un impulso maggioritario. Tutti i partiti parlano di governabilita’, vediamo se riusciamo a passare dalle parole ai fatti concreti”.  A favore di un sistema maggioritario, oltre al Pd, si e’ da tempo schierata la Lega. E ieri Matteo Salvini ha garantito i voti del suo partito a un testo che prenda spunto dal Rosatellum. Anche senza l’appoggio di Forza Italia. Ma e’ proprio il partito di Silvio Berlusconi che avrebbe aperto spiragli: da sempre contrario al Mattarellum, il Cavaliere starebbe iniziando a ragionare sulla possibilita’ di siglare un’intesa su un sistema che parte da quel modello ma che contenga una quota consistente di proporzionale. Gli azzurri, pero’, sono divisi: c’e’ una grossa fetta di forzisti che spinge per il sistema tedesco, e che vede il premio di coalizione come giusto compromesso per avere la garanzia di governabilita’.

Leggi anche:
Gli Usa approvano gli aiuti per Ucraina, Israele e Taiwan:

Contro il Rosatellum si schierano sia i 5 Stelle che Mdp. Anche Sinistra italiana e’ per un sistema proporzionale alla tedesca, mentre Alternativa popolare per ora resta tiepida. I vertici del partito decideranno una posizione ufficiale martedi’ 26 settembre, quando si riunira’ la Direzione nazionale. Nel Pd, viene spiegato, la strada del Rosatellum-bis potrebbe rappresentare la carta vincente per uscire dall’impasse in cui si e’ impantanata la legge elettorale. Ma per alcune fonti azzurre si tratterebbe solo di un ‘piano B’, da prendere in considerazione qualora il ‘Tedeschellum’ dovesse finire su un binario morto. Dentro la stessa Forza Italia, pero’, c’e’ chi sta lavorando per raggiungere l’intesa con il Pd. Ma nessun via libera e’ arrivato da Arcore: Berlusconi, viene ancora spiegato, e’ da sempre convinto che i collegi favoriscano i partiti piu’ radicati sul territorio, come Pd e Lega, e sfavoriscano invece proprio Forza Italia. Per questo, l’unica ipotesi che sarebbe disposto a prendere in considerazione e’ un sistema che ha una forte quota di proporzionale e solo una parte residuale di collegi uninominali. Tanto che, riferiscono, la controproposta azzurra sarebbe di 30% collegi e 70% proporzionale. Della partita, comunque vada a finire, non farebbero parte i 5 Stelle: “siamo pronti a fare senza”, dicono fonti dem. Il ritorno del maggioritario viene letto, soprattutto a sinistra, ma anche da alcune fonti della minoranza dem, come l’ennesimo tentativo dei renziani di creare diversivi che impediscano di avere una nuova legge elettorale. “Renzi sa bene che un sistema simile al Mattarellum non avrebbe la maggioranza dei voti. Ci ha gia’ provato con il Rosatellum, tentare di nuovo significa insabbiare tutto”, e’ il ragionamento che circola nei corridoi del palazzo.

Leggi anche:
25 Aprile, Montanari al Secolo: "tornate nelle fogne", Fdi insorge

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti