Usa, Francia e Gb colpiscono la Siria. Trump: Assad “è un mostro”. May: “Attacco limitato e mirato”

Usa, Francia e Gb colpiscono la Siria. Trump: Assad “è un mostro”. May: “Attacco limitato e mirato”
14 aprile 2018

Per la seconda volta nel giro di un anno quasi esatto, Donald Trump ha ordinato un’azione militare in Siria. Con lo stesso obiettivo dichiarato di ostacolare l’uso di armi chimiche contro la popolazione civile, nella notte italiana gli Stati Uniti, la Francia e il Regno Unito hanno lanciato attacchi aerei contro la nazione mediorientale. I raid sono stati fatti in risposta al presunto uso di armi chimiche di sabato scorso a Douma, nella parte orientale di Ghouta, l’ultimo territorio vicino a Damasco che ancora era nelle mani dei ribelli estremisti. Stando al Pentagono, i target dell’azione coordinata includono un centro di ricerca scientifico vicino alla capitale siriana, un magazzino di armi chimiche nei pressi di Homs e un non lontano posto di comando. L’anno scorso era stata presa di mira solo una base aerea siriana. Questi target sono stati scelti in base alla loro “importanza” nell’ambito del programma chimico siriano e del luogo, per evitare effetti collaterali. A dare l’annuncio dell’azione coordinata tra Washington, Parigi e Londra è stato il presidente americano Donald Trump. In un messaggio video alla nazione, il leader americano ha fatto riferimento al presidente siriano, il “dittatore” Bashar al-Assad, e all’ultimo presunto attacco chimico dicendo “queste non sono le azioni di un uomo. Sono piuttosto crimini di un mostro”.

“Agiremo fino a quando il regime siriano non smetterà di usare sostanze chimiche”

Lui che soltanto la settimana scorsa sembrava pronto a portare a casa i 2.000 soldati americani presenti in Siria, ha dichiarato che gli Usa “sono pronti ad agire in questo modo fino a quando il regime siriano non smetterà di usare sostanze chimiche proibite”. Jim Mattis, il segretario alla Difesa, ha spiegato che l’azione militare è stata pensata per essere l’unica “al momento” e per “mandare un messaggio forte volto a dissuadere (Assad) dal farlo di nuovo (un attacco con armi chimiche)”. Lui che solo il giorno precedente aveva detto che il Pentagono stava ancora analizzando materiale d’intelligence per stabilire le responsabilità del presunto attacco chimico, ha detto di “essere fiducioso” che il responsabile sia Assad. In merito alle presunte armi chimiche usate, Mattis ha spiegato: “Crediamo che sia stato usato cloro; al momento non escludiamo il sarin”, un gas nervino. A chi gli ha chiesto se il raid aereo fosse pensato per eliminare Assad, Mattis ha risposto: “Al momento l’obiettivo era degradare la capacità di creare armi chimiche. Non ci sono piani di allargare quell’obiettivo”.

May: “E’ un attacco limitato e mirato”

Anche Theresa May, il premier britannico, ha ribadito questo concetto: “Non si tratta di intervenire nella guerra civile. Non si tratta di cambiare regime. Si tratta di un attacco limitato e mirato che non alimenta ulteriormente le tensioni nella regione e che fa il possibile per prevenire vittime civili”. Stando al capo del Pentagono, l’attacco è stato “preciso, proporzionato e pesante…E’ stato usato un numero doppio di armi rispetto allo scorso anno”, quando Trump diede il via al lancio di 59 missili Tomahawk. La tv di stato siriana ha riferito che 13 missili sono stati abbattuti a Sud di Damasco per contrastare “l’aggressione americana”. La Russia – l’alleata di Damasco convinta, insieme a vari osservatori, che un attacco chimico a Douma non ci sia stato e che i video e le immagini fatti circolare siano stati creati ad hoc – non ha fatto attendere la sua risposta: su Facebook, l’ambasciatore russo in Usa, Anatoly Antonov, ha scritto che “azioni simili avranno conseguenze”. Il diplomatico ha aggiunto: “Insultare il presidente della Russia è inaccettabile e inammissibile”.

Aut aut di Trump a Putin

Il riferimento è forse agli avvertimenti fatti in settimana da Trump via Twitter e al messaggio lanciato dal presidente americano nel suo video alla nazione in cui ha affermato: “All’Iran e alla Russia (che in Siria hanno forze militari) chiedo: quale nazione vuole essere associata all’uccisione di massa di uomini innocenti, donne e bambini? Le nazioni nel mondo possono essere giudicate dagli amici che hanno. Nessuna nazione può avere successo nel lungo termine sostenendo Stati disonesti, tiranni brutali e dittatori assassini”. Trump ha detto a Mosca che “deve decidere se vuole continuare su questa strada oscura o se unirsi alle nazioni civilizzate come forza per la stabilità e la pace”. Antonov ha aggiunto che “gli Stati Uniti – il più grande possessore di un arsenale di armi chimiche – non hanno alcun diritto morale di puntare il dito contro altre nazioni”. Ora resta da vedere come il Cremlino – già sanzionato per la sua presunta interferenza nelle elezioni presidenziali Usa – intende reagire insieme a Damasco. Stando al generale James F. Dunford Jr, il capo dello Stato maggiore congiunto, l’ufficiale militare di rango più elevato delle forze armate statunitensi, ha detto in una conferenza al fianco di Mattis che la Russia era stata avvertita dell’attacco sulla Siria attraverso gli stessi canali di comunicazione usati negli ultimi giorn. A Mosca non erano stati forniti dettagli sui target presi di mira ma era stato spiegato quale spazio aereo Usa e alleati avrebbero usato.
Chiaramente gli Usa volevano evitare di colpire le forze russe in Siria.

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