Appalti, arriva il nuoco Codice. Al centro trasparenza, qualità e lotta corruzione

Appalti, arriva il nuoco Codice. Al centro trasparenza, qualità e lotta corruzione
3 marzo 2016

di Giuseppe Novelli

Una legge snella di 217 articoli, che verrà declinata dalle linee guida dell’autorità nazionale anti-corruzione e che prevede una cabina di regia presso la Presidenza del consiglio dei ministri. Con misure a sostegno della legalità, rafforzando il ruolo di Anac. Che punta a mettere al centro la qualità del progetto, della stazione appaltante e degli operatori riducendo il ricorso alle varianti in corso d’opera che hanno fatto lievitare i costi e i tempi in passato. Che disciplina, in linea con quanto chiesto dall’Europa, i settori speciali dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali. Il governo ha dato il via libera preliminare al decreto legislativo che contiene il nuovo Codice degli appalti e delle concessioni e che recepisce tre direttive europee, nel solco della delega approvata dal Parlamento a gennaio scorso. Mandando in soffitta il vecchio Codice da circa 660 articoli e 1500 commi e superando la legge obiettivo giudicata “fallimentare”. D’ora in poi verranno privilegiate le opere che si riterranno utili per le comunità grandi o piccole che siano. Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha tenuto a sottolineare che le “parole chiave” del nuovo Codice degli appalti e delle concessioni sono “semplificazione, trasparenza, lotta alla corruzione e qualità”. Una disciplina rinnovata che guarda all’offerta economicamente più vantaggiosa come “scelta chiave” e che relega il massimo ribasso nelle gare a “casi particolari, molto marginali”. E che cerca di arginare con nuovi strumenti i contenziosi anche in fase preliminare “anomalia” tutta italiana. La legge in pillole, secondo Palazzo Chigi.

UNA SOLA LEGGE, DECLINATA DALLE LINEE GUIDA ANAC E CON CABINA DI REGIA: in nome della “semplificazione”, dello “snellimento” e della “riduzione delle norme”. Una disciplina “autoapplicativa” che non prevede l’emanazione di regolamenti attuativi ma, ispirandosi alla soft low anglosassone, porterà entro il 18 aprile all’emanazione di “linee guida di carattere generale, da approvare con decreto del ministro delle Infrastrutture su proposta dell’Anac e previo parere delle competenti commissioni parlamentari”. La Cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri sarà “organo di coordinamento e monitoraggio”.

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PRINCIPI COMUNI A TUTTI I TIPI DI AFFIDAMENTO: trasparenza, economicità, efficacia, correttezza, tempestività, libera concorrenza, non discriminazione, applicabilità dei contratti collettivi al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto dei contratti, applicabilità della legge sul procedimento amministrativo, il Rup, le fasi delle procedure, i controlli sugli atti di affidamento e i criteri di sostenibilità energetica e ambientale.

REGOLE PROCEDURALI PER OGNI TIPOLOGIA CONTRATTUALE: appalto, concessioni, altre tipologie quali quelle in house, contraente generale, strumenti di partenariato pubblico-privato, ricomprendendo in quest’ultimo il project financing, strumenti di sussidiarietà orizzontale, il baratto amministrativo.

ARRIVA RITO ABBREVIATO TAGLIA-CONTENZIOSI: si introduce un nuovo rito abbreviato in camera di consiglio sull’impugnativa dei motivi di esclusione e si fanno spazio rimedi alternativi alla tutela giurisdizionale.

QUALITÀ DEL PROGETTO, DELLA STAZIONE APPALTANTE E DEGLI OPERATORI: con l’obiettivo di ridurre il ricorso alle varianti in corso d`opera, “causa principale del lievitare dei costi delle opere pubbliche e dell`allungamento dei tempi”. Sono previsti tre livelli di progettazione: il nuovo progetto di fattibilità tecnica ed economica, il progetto definitivo ed il progetto esecutivo, che viene posto a base di gara.

AL CENTRO L’OFFERTA ECONOMICAMENTE PIU’ VANTAGGIOSA: che coniuga offerta economica e offerta tecnica e che in precedenza rappresentava solo una delle alternative a disposizione delle stazioni appaltanti. Un’offerta che diventa obbligatoria per i servizi sociali e di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica e per quei servizi in cui è fondamentale l`apporto di manodopera nei settori in cui prevale l`esigenza di qualità o di tutela dei lavoratori.

RAFFORZAMENTO RUOLO ANAC PER LEGALITA’: potenziamento nel quadro delle sue funzioni di vigilanza, di promozione e sostegno delle migliori pratiche e di facilitazione allo scambio di informazioni tra stazioni appaltanti. Adozione di linee guida, bandi-tipo, contratti-tipo ed altri strumenti di regolamentazione flessibile, fornendo costante supporto nell`interpretazione e nell`applicazione del Codice.

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DISCIPLINA SPECIFICA PER CONTRATTI SECRETATI: per cui viene potenziata l`attività di controllo della Corte dei conti.

NORME ORGANICHE SU CONCESSIONI, RISCHIO OPERATIVO DEL PRIVATO: lo Stato “non è obbligato a riequilibrare gl investimenti”, ha psiegato Delrio. Viene prevista una disciplina unitaria per le concessioni di lavori, servizi e forniture. Quelle già in essere non affidate con la formula della finanza di progetto o con procedure di gara ad evidenza pubblica, sono obbligate ad affidare una quota pari all`80% dei contratti di importo superiore a 150.000 euro mediante le procedure ad evidenza pubblica. Le concessioni già in essere si adeguano entro 24 mesi dall`entrata in vigore del Codice.

ELIMINATA VECCHIA GARANZIA GLOBALE: sostituita da due diverse garanzie, rilasciate contestualmente, ossia la garanzia definitiva, senza possibilità di svincolo, che permane fino alla conclusione dell`opera e la garanzia extracosti che copre il costo del nuovo affidamento in tutti i casi in cui l`affidatario viene meno e il maggior costo che viene praticato dal subentrante.

ARRIVA IL DOCUMENTO DI GARA UNICO EUROPEO: che “consentirà un`immediata apertura della concorrenza europea”.

RICORSO GENERALIZZATO ALLE GARE ELETTRONICHE: con conseguente riduzione degli oneri amministrativi. Banche dati ridotte a due, quella presso l’Anac per l’esercizio dei poteri di vigilanza e controllo e quella presso il ministero delle Infrastrutture sui requisiti generali di qualificazione degli operatori economici.

ISTITUTO DEL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO: viene disciplinato nel Codice per la prima volta come disciplina generale autonoma e a sé stante. Si prevede che i ricavi di gestione dell’operatore economico possano provenire dal canone riconosciuto dall’ente concedente, ma anche da altre forme di contropartita economica, come l’introito diretto della gestione del servizio ad utenza esterna. Previsto anche il baratto amministrativo per la realizzazione di opere di interesse della cittadinanza, con finalità sociali e culturali, a cura di gruppi di cittadini organizzati, senza oneri per l’ente.

DEROGHE A CODICE SOLO SE RISCHIO PUBBLICA INCOLUMITA’: il Codice non prevede deroghe alla sua applicazione, ad eccezione dei settori esclusi esplicitamente dalla direttiva e dei casi di somma urgenza, nei quali si prevede che si possa disporre l’immediata esecuzione dei lavori entro 200.000 euro per rimuovere il pregiudizio alla pubblica incolumità.

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SUPERAMENTO LEGGE OBIETTIVO: si torna agli strumenti ordinari quali il Piano generale dei trasporti e della logistica triennale e il Documento pluriennale di pianificazione. Partirà una ricognizione di tutti gli interventi già compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione vigenti e sarà attuata una revisione (project review).

ALBI DIRETTORI LAVORI E PALETTI SU GENERAL CONTRACTOR: per far ricorso al general contractor si dovrà fornire un’adeguata motivazione, in base a complessità, qualità, sicurezza ed economicità dell’opera. È vietato per il general contractor esercitare il ruolo di direttore dei lavori. Arriva un apposito albo nazionale con norme stringenti sulle nomine, le modalità saranno stabilite dal ministero. Sono escluse da incarichi di collaudo varie figure, tra cui coloro che hanno svolto o svolgono attività di controllo, verifica, vigilanza e altri compiti relativi al contratto da collaudare.

A BASE GARA SARA’ POSTO IL PROGETTO DEFINITIVO: non più il preliminare. Eliminata la possibilità di ricorrere alla procedura ristretta.

NORME ANTI-CONTENZIOSI: viene introdotto un rito speciale in camera di consiglio del Tar per la fase preliminare. L’omessa impugnazione entro trenta giorni di provvedimenti ritenuti lesivi preclude la facoltà di far valere l’illegittimità nei successivi atti della procedura di gara anche con ricorso incidentale. Potenziati rimedi alternativi come l’accordo bonario, l’arbitrato, la transazione. Inseriti altri strumenti quali il collegio tecnico consultivo e i pareri di precontenzioso dell’Anac (un parere vincolante che se ignorato dalla stazione appaltante porta ad una multa da 250 euro a 25mila euro a carico del dirigente responsabile).

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