Botta-risposta Renzi-Zingaretti apre assise Pd, occhi su Delrio

Botta-risposta Renzi-Zingaretti apre assise Pd, occhi su Delrio
Graziano Delrio
27 settembre 2018

Il congresso Pd è di fatto aperto, il botta e riposta a distanza tra Matteo Renzi e Nicola Zingaretti avvia la stagione congressuale, a questo punto il vero dubbio riguarda il nome del candidato che sfiderà il presidente del Lazio e le voci parlano di un pressing crescente su Graziano Delrio.

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La prima stoccata l’ha tirata martedì sera Matteo Renzi che, intervistato da Lilli Gruber, ha spiegato che non potrebbe votare per Zingaretti perché ha una linea “troppo ambigua” nei confronti di 5 stelle. “Per me – ha aggiunto Renzi – il punto fondamentale è dire che non possiamo fare l’accordo con quelli che rinviano l’obbligo dei vaccini”. La risposta di Zingaretti è arrivata a stretto giro di posta: “Io i 5 stelle li ho sconfitti, questa retorica del rapporto con i 5 stelle, fatta da chi ha perso, è quasi ridicola. Il tema è non regalare una massa sterminata di persone a Salvini solo perché non c’è un’alternativa”.

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Del resto, ancora in queste ore Andrea Orlando su Twitter aveva chiesto “congresso subito”, aprendo un scambio di battute con Matteo Orfini che gli aveva risposto “a quest’ora al massimo Netflix”. Ulteriore replica dell’ex ministro della Giustizia: “Mi hanno sciolto l’Ipad”. Ma è chiaro che a questo punto la corsa verso il congresso è ormai lanciata e già si parla addirittura di dimissioni di Maurizio Martina all’indomani della manifestazione di domenica. Voci poi corrette da chi ha parlato con il segretario: più probabile che Martina lasci verso fine ottobre, a ridosso della conferenza programmatica del partito.

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Il lavorio di Renzi e dei suoi su Delrio, d’altro canto, viene dato in aumento. Il presidente dei deputati Pd continua a negare una sua possibile candidatura, ma da ambienti renziani si spiega che le cose sono in movimento: l’ex premier avrebbe detto ai suoi di evitare tante candidature “di bandiera”, suggerendo invece di sfidare Zingaretti con un solo nome. E il nome di Delrio è da tempo in cima alla lista dei preferiti di Renzi, anche per la capacità del capogruppo di incrinare il potenziale fronte a sostegno di Zingaretti, a cominciare da Paolo Gentiloni.

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