Germania, l’economia frena ancora

25 agosto 2014

L’economia della Germania continua a frenare e peggiorano le previsioni di crescita. Ad agosto l’indice Ifo, le aspettative degli imprenditori, s’è indebolito scendendo a 106,3 punti rispetto a 108 del mese precedente. In peggioramento anche l’indice sulle condizioni attuali dell’economia da 112,9 a 111,1. L’indice risulta anche peggiore rispetto al consensus degli analisti. Male anche gli ordini al settore costruzioni che a giugno hanno accusato una contrazione dell’11,9% rispetto al mese precedente secondo i dati diffusi dall’Ufficio Statistico. Si ridimensiona l’incremento su base annuale che frena a un +1,5%.

Nonostante questi numeri Christine Lagarde auspica che la Germania, agendo sulla leva salariale, funga da motore propulsore per la ripresa economica europea, una ripresa che il direttore generale del Fondo Monetario internazionale giudica “laboriosa”. In un’intervista alla Radiotelevisione svizzera Lagarde ha affermato: “Ciò che credo sia molto importante per la Germania è partecipare al moto di ripresa in modo convinto. Ha in mano gli strumenti per farlo”, ha dichiarato Lagarde, convinta che Berlino disponga dei margini di manovra necessari, come dimostrato dalle recenti trattative salariali. “I negoziati salariali tra organizzazioni sindacali ed organizzazioni patronali hanno dimostrato che vi sono margini di manovra. Bisogna augurarsi che questa tendenza di amplifichi e permetta di trainare la ripresa europea”, ha aggiunto Lagarde, ex ministro dell’Economia francese con il governo conservatore di Nicolas Sarkozy.

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Due giorni fa il suo successore nel governo di Parigi, il socialista Arnaud Montebourg, in un’intervista a Le Monde ha puntato il dito contro la Germania, lei stessa “intrappolata nella sua politica di austerità”. Sul tema specifico dell’austerità, Lagarde ha affermato che “molte misure di austerità sono state applicate. Vi sono stati dei processi di consolidamento dei bilanci molto pesanti negli ultim tre anni (…) questi interventi ci sembrano corretti al momento attuale , non bisogna serrare ancora di più”.

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