Musumeci: “Il Mezzogiorno non aspetta le promesse di Conte”

Musumeci: “Il Mezzogiorno non aspetta le promesse di Conte”
12 luglio 2020

E’ pronto ad approdare a Roma con il suo movimento ‘DiventeràBellissima’ “in quanto vogliamo essere partecipi delle vicende nazionali, rappresentando nelle istituzioni romane le esigenze del popolo siciliano”. E i numeri per passare lo Stretto, Nello Musumeci, li ha tutti: 9.500 iscritti, 140 mila voti, centinaia di consiglieri comunali, decine di sindaci e 5 deputati regionali. E c’è chi già scommette che il governatore della Sicilia, salirà sul Carroccio.

Presidente Musumeci, la Lega al governo della Sicilia.

“La Lega è nella maggioranza di governo sin dal primo giorno anche se non ha avuto un rappresentante in Giunta. Ed è stata assieme a Fratelli d’Italia la forza politica che alla vigilia incandescente della campagna elettorale aveva dato disco verde alla mia candidatura a governatore della Sicilia. Adesso, a metà mandato, la Lega entra in Giunta a pieno titolo con una delega importante (Beni culturali, ndr). E sono convinto che oggi la coalizione che governa la Sicilia possa offrire un modello di centrodestra organico a livello nazionale assolutamente omogeneo, pur nella diversità delle singole forze”.

In altri termini, dalla Sicilia, riparte il centrodestra?

“Meglio dire: la Sicilia offre un centrodestra organico, le forze politiche tradizionali, centriste e autonomiste all’interno della quali, annovero il mio movimento, ‘DiventeràBellissima’”.

Un movimento che per guardare alla prospettiva nazionale ha bisogno di federarsi.

Sarà la base a compiere questa scelta che riteniamo ormai non più rinviabile, in quanto vogliamo essere partecipi delle vicende nazionali, rappresentando nelle istituzioni romane le esigenze legittime del popolo siciliano. E quindi o prima o dopo le amministrative di settembre, decideremo”.

Si dice che la Lega è più gettonata di Fratelli d’Italia.

Non lo so. Per me è indifferente. Importante è avere una forza federata con la quale potere condividere le scelte siciliane in sede nazionale. E’ successo in altre regioni, quindi succederà anche in Sicilia. Il che non significa dover penalizzare nei rapporti e nella responsabilità di governo le altre forze politiche che sono assolutamente essenziali per una alleanza che sia un valore oltre che una somma aritmetica”.

A proposito di centrodestra. Una recente classifica mette fra i primi quattro governatori proprio esponenti di centrodestra. E vede anche decollare il suo gradimento.

Può significare che nella coalizione ci sia una buona capacità di esprimere una classe dirigente. Anche il centrosinistra può dire che esprime pochi, ma buoni governatori. Per quanto mi riguarda, ho letto che sono stato il governatore che ha registrato più di tutti una crescita in questi ultimi dodici mesi. Naturalmente mi fa piacere, ma sono convinto che si possa e si debba fare molto, molto di più”.

Si parla sempre di Mezzogiorno, ma il divario Nord-Sud è sempre più ampio. E finora dal governo centrale non arrivano cambi di rotta.

Questa è una domanda che bisogna girare al presidente Conte. Per me non è assolutamente una novità. E’ la conferma di come la Sicilia e il Mezzogiorno d’Italia ancora continuino a rimanere senza una strategia, una proiezione futura. E’ assurdo mettere a disposizione fondi per il Mezzogiorno avulsi da una seria programmazione e senza una semplificazione procedurale che consenta l’immediata apertura dei cantieri superando lacci e laccioli di una burocrazia, a volte, criminale, in alcune sue componenti”.

Il governo Conte ritiene che questo è stato superato con il Dl Semplificazioni.

Finora abbiamo visto solo titoli di giornali. Ancora dobbiamo leggere il testo e capire come le idee potranno diventare azioni. Ovviamente, difendo il diritto alla diffidenza”.

Come è stata gestita la fase 1 del lockdown dal governo nazionale?

Con molta incertezza. La lacuna peggiore è stata l’incapacità di sapersi dotare fin dall’inizio dei dispositivi di protezione individuali essenziali. La cui mancanza ha creato per settimane e settimane tanto panico e molta diffusa preoccupazione tra i cittadini e tra gli stessi operatori socio-sanitari. Come Sicilia, abbiamo dovuto acquistare 150 tonnellate di materiale attraverso l’Ismett dai mercati cinesi per mettere al sicuro i siciliani”.

A settembre riaprono le scuole. Il Conte 2 dice che si riparte “in sicurezza”.

Il governo centrale ancora mostra qualche incertezza come è a tutti noto. Ed è davvero difficile dire che la condotta del ministro dell’Istruzione (Lucia Azzolina, ndr) sia stata improntata finora a particolare determinazione. Verificheremo in sede di Conferenza Stato-Regioni quali saranno le scelte definitive del ministero e se è necessario adotteremo misure correttive perché nelle scuole vivono i nostri figli e i nostri nipoti”.

Finirà l’intera legislatura il Conte 2?

Non lo so (sorride, ndr). Di certo vedo il premier Conte in una solitudine sempre più affollata di opportunisti e di personaggi che molto mi ricordano i capponi di Renzo”.

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