Canada, il dopo Trudeau: Mark Carney nuovo leader dei liberali, pronto a sfidare Trump
Mark Carney, governor of the Bank of England (Credit: Bank of England)
Con un’ampia vittoria alle primarie del Partito Liberale, Mark Carney si appresta a diventare il nuovo primo ministro del Canada, succedendo a Justin Trudeau. L’ex governatore della Banca Centrale del Canada e della Banca d’Inghilterra, nonché inviato speciale dell’ONU per il clima, ha ottenuto oltre l’86% dei consensi, dimostrando di essere la scelta preferita dai militanti liberali. Carney, 59 anni, presterà giuramento nei prossimi giorni, ma la sua leadership potrebbe essere messa alla prova già nelle prossime settimane, con elezioni anticipate all’orizzonte.
Un cambio di guardia dopo la crisi di Trudeau
L’ascesa di Carney arriva dopo mesi di turbolenze politiche che hanno portato alle dimissioni di Justin Trudeau, leader uscente da tempo in calo di popolarità. Trudeau, alla guida di un governo di centrosinistra, aveva perso il sostegno di alleati politici e di alcuni membri del suo stesso partito, mentre i sondaggi lo vedevano sempre più distanziato dal leader conservatore Pierre Poilievre. La crisi si era aggravata a dicembre, quando la ministra delle Finanze, Chrystia Freeland, aveva rassegnato le dimissioni poco prima della pubblicazione di dati economici allarmanti, che mostravano un deficit di bilancio di quasi 62 miliardi di dollari canadesi (circa 41 miliardi di euro).
Nonostante i mesi difficili, i Liberali hanno recuperato terreno, anche grazie alle politiche aggressive del presidente statunitense Donald Trump, che hanno spinto molti canadesi a solidarizzare con Trudeau. Tuttavia, il calo di popolarità del premier era ormai irreversibile, aprendo la strada a un nuovo leader.
Carney: leader con esperienza globale
Mark Carney porta con sé un curriculum di alto livello nel settore finanziario. Ex governatore delle banche centrali di Canada e Regno Unito, è stato il primo non britannico a guidare la Banca d’Inghilterra dalla sua fondazione nel 1694. La sua gestione durante la crisi finanziaria del 2008 gli ha conferito una reputazione internazionale, mentre il suo ruolo di inviato speciale dell’ONU per il clima lo ha reso una figura chiave nelle politiche ambientali globali.
Nel suo primo discorso da leader, Carney ha subito preso una posizione netta contro Donald Trump, accusandolo di minacciare l’economia canadese con dazi ingiustificati. “Donald Trump sta cercando di indebolire la nostra economia”, ha dichiarato. “Non possiamo permettergli di avere successo e non lo faremo”. Carney ha inoltre annunciato che il Canada manterrà le sue tariffe di ritorsione finché gli Stati Uniti non mostreranno rispetto.
La sfida delle prossime elezioni
Carney sarà il candidato del Partito Liberale alle prossime elezioni federali, previste entro ottobre, ma che potrebbero essere anticipate in primavera. La sua leadership sarà messa alla prova non solo dalla necessità di consolidare il consenso interno, ma anche dalla crescente ostilità delle opposizioni, in particolare del Partito Conservatore guidato da Pierre Poilievre.
I Conservatori sperano di capitalizzare il malcontento per l’aumento dei prezzi di beni essenziali e l’immigrazione, mentre i Liberali puntano su un messaggio di unità nazionale e resistenza alle pressioni statunitensi. Carney ha già lanciato un appello ai canadesi: “Dobbiamo prenderci cura di noi stessi e guardarci le spalle a vicenda. Dobbiamo essere uniti nei giorni difficili che ci aspettano”.
Nonostante il forte sostegno ottenuto alle primarie, Carney potrebbe non rimanere a lungo alla guida del governo. Si prevede che indirà elezioni anticipate, o che queste vengano forzate dalle opposizioni attraverso un voto di sfiducia. Il Partito Liberale ha l’obbligo di indire le elezioni generali entro il 20 ottobre, ma la situazione politica rimane volatile.
Justin Trudeau, nel suo discorso di commiato, ha esortato i sostenitori del partito a sostenere il nuovo leader: “Questo è un momento decisivo per la nazione. La democrazia non è scontata. Le libertà non sono scontate. Anche il Canada non è scontato”. Con Mark Carney alla guida, il Canada si prepara a una nuova era, segnata da sfide economiche, tensioni internazionali e una rinnovata battaglia per l’identità nazionale. La sua capacità di unire il Paese e di affrontare le minacce esterne determinerà il successo o il fallimento del suo mandato.
