Fondi da Tripoli, Sarkozy sarà incarcerato il 21 ottobre. Condanna senza precedenti per un ex Presidente
La giustizia ordina la reclusione nell’istituto parigino, confermando l’esecuzione della sentenza mentre la difesa prepara il nuovo processo d’appello.

Nicolas Sarkozy, ex Presidente della Repubblica francese, sconterà una pena detentiva di cinque anni nel carcere di La Santé a partire dal prossimo 21 ottobre. La decisione, notificata dall’Ufficio del Procuratore Nazionale delle Finanze, Jean-François Bohnert, segue la condanna per associazione a delinquere finalizzata al finanziamento illecito della campagna elettorale del 2007 attraverso fondi libici.
Nonostante il ricorso presentato dalla difesa, l’esecuzione provvisoria della sentenza è stata confermata, negando la sospensione della pena. L’ex Capo di Stato, secondo quanto riportato dal quotidiano Le Figaro, verrà molto probabilmente posto in regime di isolamento all’interno dell’istituto penitenziario parigino.
Questa misura, sebbene attenuata da un regime carcerario ordinario per mitigarne l’impatto, è stata ritenuta necessaria dall’amministrazione penitenziaria per prevenire qualsiasi rischio per la sua sicurezza ed evitare contatti con la popolazione detenuta generale.
Una condanna senza precedenti per un ex Presidente
La sentenza storica è stata emessa lo scorso 25 settembre dal Tribunale penale di Parigi, che ha giudicato Sarkozy colpevole di aver guidato un’associazione a delinquere. L’accusa ha dimostrato come i suoi più stretti collaboratori abbiano intessuto rapporti clandestini con la Libia di Muammar Gheddafi, ottenendo finanziamenti illeciti per la campagna presidenziale che lo portò all’Eliseo nel 2007.
Il processo ha messo in luce i meccanismi occulti di finanziamento della politica, scuotendo le fondamenta della Quinta Repubblica. Questa condanna rappresenta un evento senza precedenti nella storia francese moderna, dove per la prima volta un ex Presidente viene incarcerato per tali reati.
Un ricorso che non ferma la detenzione
Nonostante il gravame presentato dai suoi legali, l’ex Presidente non eviterà l’incarcerazione immediata. Le autorità giudiziarie hanno infatti emesso un mandato di arresto differito con esecuzione provvisoria, uno strumento che impedisce la sospensione automatica della pena in attesa del giudizio d’appello.
Questa scelta riflette la gravità delle condanne e la volontà della giustizia francese di procedere senza indugi, segnando un momento senza precedenti nella storia della Francia moderna. L’amministrazione penitenziaria ha già predisposto tutte le misure necessarie per l’arrivo dell’ex Presidente, compreso un regime di protezione speciale.
