Bando, 4 milioni in progetti di inclusione culturale per le regioni del Sud

La Fondazione con il Sud destina 4 milioni di euro a progetti di valorizzazione culturale in sei regioni del Mezzogiorno, con scadenza il 18 marzo 2026 per presentare candidature su beni pubblici sottoutilizzati.
Martedì 27 gennaio 2026, alle ore 10, la Fondazione con il Sud lancerà ufficialmente il suo nuovo bando storico-artistico e culturale, finalizzato a riattivare beni immobili pubblici non utilizzati o sottoutilizzati nei comuni con almeno 50mila abitanti di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il bando mette a disposizione 4 milioni di euro per progetti che coniughino accesso alla cultura, inclusione sociale e sviluppo di micro-economie locali. Stefano Consiglio, presidente della Fondazione, ha sottolineato che “promuoviamo la collaborazione pubblico-privato-sociale” per “generare cambiamento, innovazione e opportunità professionali che possano favorire chi decide di restare al Sud”. Le candidature dovranno essere presentate entro il 18 marzo 2026 tramite il portale Chàiros.
Obiettivi e struttura del bando
Il bando prevede due fasi: una prima di selezione delle proposte con maggiore impatto territoriale, e una seconda di progettazione esecutiva per allinearle agli obiettivi della Fondazione. I progetti dovranno essere presentati da partnership composte da un ente di terzo settore titolare della disponibilità del bene per almeno 10 anni, dal Comune di riferimento e da almeno altre tre organizzazioni, di cui almeno due appartenenti al Terzo settore. Possono inoltre partecipare scuole, servizi sociali, agenzie per il lavoro, imprese locali e nazionali. L’obiettivo è trasformare i beni culturali in luoghi di aggregazione, sviluppo e opportunità lavorative, soprattutto per persone in condizioni di fragilità.
Disuguaglianze culturali e impatto economico
Secondo i dati Istat, il settore culturale e creativo contribuisce per il 5,6% al Pil nazionale e genera oltre 1,5 milioni di posti di lavoro. Tuttavia, nel Mezzogiorno la spesa pubblica pro-capite per cultura e ricreazione è inferiore del 30% rispetto al Centro-Nord. Questo divario si traduce in un “deserto culturale” in molte aree periurbane, dove biblioteche, teatri e spazi sociali sono assenti o in stato di abbandono. Anche quando i beni vengono ristrutturati, spesso non diventano luoghi di riferimento per le comunità. La Fondazione con il Sud mira a colmare questa lacuna, puntando sulla cultura come leva di coesione sociale e rigenerazione urbana, in linea con le indicazioni dell’Unione europea sul ruolo della cultura nello sviluppo locale.
Esperienze precedenti e prospettive future
Negli anni precedenti, la Fondazione ha investito oltre 17 milioni di euro in 39 progetti che hanno valorizzato 32 beni immobili al Sud. Tra questi, ex carceri trasformati in centri culturali, chiese riattivate come laboratori artistici e palazzi storici riconvertiti in hub sociali. L’attuale bando punta a replicare questi modelli, rafforzando il legame tra istituzioni, imprese e cittadini. La presentazione tecnica del bando, in programma il 27 gennaio, sarà trasmessa online e richiede iscrizione entro il 19 gennaio tramite un modulo Google. Le proposte selezionate dovranno dimostrare sostenibilità economica, capacità di inclusione e potenziale di generare impatti duraturi sul territorio.
