L’auspicio di La Russa: indulto di Natale e piano carceri da 10mila posti entro l’anno prossimo

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Ignazio La Russa

Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha proposto oggi a Palazzo Madama un indulto limitato per detenuti prossimi alla scarcerazione, auspicando un provvedimento natalizio mentre il Governo pianifica 10mila nuovi posti entro il 2026.

La Russa, in sostanza, ha rilanciato l’idea di un “mini-mini-mini indultino” natalizio, rivolto esclusivamente ai detenuti con pochi mesi di pena residua, precisando che la misura non riguarderebbe chi ha commesso violenze contro agenti di polizia penitenziaria. La Russa ha sottolineato di sostenere da tempo questa ipotesi, anche per la sua esperienza da avvocato, pur ammettendo che le possibilità di approvazione restano modeste. Ha ricordato inoltre i progressi del Governo nel piano di ampliamento del sistema penitenziario, con l’obiettivo di creare 10mila nuovi posti di detenzione entro il prossimo anno.

Governo e piano carceri da 10mila posti

La proposta di La Russa si inserisce in un contesto di forte pressione sul sistema penitenziario italiano. Negli ultimi anni il tema del sovraffollamento è stato al centro di numerosi dibattiti istituzionali e di interventi legislativi. Il Governo ha annunciato un piano straordinario per la costruzione e l’ampliamento di strutture, con l’obiettivo di ridurre il tasso di occupazione delle celle e garantire condizioni più dignitose. In questo quadro, l’ipotesi di un indulto parziale e temporaneo si presenta come misura complementare, ma suscita inevitabilmente discussioni politiche e giuridiche.

Reazioni e prospettive della magistratura

La Russa ha riconosciuto le critiche di chi teme che un provvedimento simile possa costituire un incentivo a commettere reati. Ha tuttavia ribadito che la decisione finale spetterebbe al Parlamento e ai giudici di sorveglianza, i quali già dispongono della facoltà di concedere permessi straordinari. Secondo il presidente del Senato, un intervento legislativo circoscritto al periodo natalizio avrebbe un valore simbolico e umano, senza compromettere la sicurezza. Le prossime settimane diranno se la proposta troverà spazio nell’agenda politica o resterà un auspicio personale.