Trump nel mirino: “Miliardario distante dal popolo”. La rivolta interna al partito

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Georgia Marjorie Taylor Greene

“Il presidente deve riconoscere che è un miliardario…. non può manipolare la gente dicendo loro che possono pagare le fatture…. e che l’economia riceve un voto di A++++”. Queste le parole della parlamentare repubblicana della Georgia Marjorie Taylor Greene, battagliera sostenitrice di Donald Trump per cinque anni. Nelle ultime settimane però la Greene ha preso le distanze dell’inquilino della Casa Bianca il quale l’ha etichettata di “traditrice”, “lunatica” aggiungendo che le toglierà l’endorsement.

L’economia come tallone d’Achille

La Greene ha additato il punto più debole dell’amministrazione Trump. L’economia, che Il 47esimo presidente si era sempre proclamato di gestire meglio di tutti per la sua esperienza imprenditoriale, è divenuto infatti il suo tallone di Achille. “L’affordability”, termine usato già dall’inizio del novecento, ma molto discusso di recente, si riferisce alle possibilità economiche di garantirsi uno standard di vita dignitoso. È stato usato molto efficacemente da Zohran Mamdani nella campagna elettorale che lo ha condotto alla vittoria di sindaco di New York il mese scorso.

Trump, però, ha definito “l’affordability” una bufala creata dai democratici. Quando lui ha detto in un’intervista a Dasha Burns di Politico che dà un voto di A++++ (voto equivalente a 110 e lode, lode, lode) all’economia esagerava e pochi lo hanno creduto. L’economia va bene per i miliardari come lui che dall’inizio del suo secondo mandato è riuscito ad ampliare il suo patrimonio da 4,3 a 7,3 miliardi, secondo calcoli della rivista Forbes. Per il resto degli americani la situazione è tutt’altro che promettente.

La distanza con la base MAGA

La Greene ha sottolineato la distanza fra Trump e gli elettori, incluso quelli della base di MAGA, additando agli aumenti dei costi, specialmente la mancata azione per rinnovare i sussidi per l’acquisto dell’assicurazione medica. Più di 24 milioni di americani vedranno costi esorbitanti nelle loro polizze perché i sussidi per l’Obamacare, il sistema di sanità stabilito da Barack Obama, scadono in questi giorni. La Greene ha anche additato al fatto che Trump dà tutte le indicazioni di essersi schierato con i ricchi come ci indicano le sue feste a Mar-a-Lago e gli incontri con i più facoltosi dell’America.

La rinnovazione della East Wing alla Casa Bianca pagata da contributi di questi individui sottolinea anche il contrasto con gli elettori del ceto basso di MAGA minando in questo senso la coalizione che Trump era riuscito a creare.I consiglieri di Trump hanno capito la situazione e lo hanno incoraggiato a cambiare rotta, iniziando una serie di rally che ricordano la campagna elettorale. Nel primo di questi in Pennsylvania però il presidente ha dato pochi segnali di seguire i suggerimenti del suo staff. In Pennsylvania si è concentrato ad attaccare i migranti, specialmente i somali, ripetendo che l’affordability è un’invenzione dei suoi avversari politici.

Sondaggi in calo

Non sta funzionando come ci indicano i sondaggi. Il 56 percento degli americani, secondo un recente sondaggio dell’Economist/You Gov, crede che Trump stia usando la carica del presidente per i suoi guadagni personali mentre il 32 percento afferma il contrario. Inoltre il 56 percento sostiene che il presidente sta usando il ministero di Giustizia per vendicarsi dei suoi nemici come ci confermano i casi di James Comey e Laetitia James che abbiamo discusso in queste pagine. Per quanto riguarda il suo indice di gradimento un sondaggio dell’AP/NORC ci dice che solo il 36 percento approva il suo operato. E nel caso specifico dell’economia solo il 31 percento approva. Anche con la questione dell’immigrazione, un altro suo punto forte, gli ultimi sondaggi ci dicono che solo il 43 percento approva la sua politica.

Midterm e redistricting

Se Trump predica una cosa, dentro di sé saprà che la situazione è diversa. In un’intervista al Wall Street Journal il 47esimo presidente ha detto di avere creato la più grande economia ma ci vorrà tempo affinché gli americani se ne rendano conto. Il tempo però stringe e lui lo ha riconosciuto guardando avanti alle elezioni di midterm. Prevedendo una sconfitta in una o ambedue le Camere Trump ha contattato alcuni governatori repubblicani chiedendo loro di ridisegnare i distretti elettorali per crearne altri che possano aumentare le possibilità di vittoria repubblicana. Lo hanno fatto il Texas, il Missouri e il North Carolina, ma l’Indiana si è rifiutata, suggerendo alcune crepe nel suo controllo del Partito Repubblicano.

Dall’altro lato però la California, il Maryland, e la Virginia, controllati dai democratici, stanno agendo per neutralizzare gli sforzi dei loro colleghi repubblicani. Tutto sommato l’impopolarità di Trump potrebbe costringere i candidati repubblicani al Senato e alla Camera a prendere le distanze dal presidente vedendolo come un ostacolo invece di un valore aggiunto. Nella sua intervista al Wall Street Journal Trump ha però suggerito che la sua politica economica forse non si tradurrà in vittorie politiche alle elezioni di midterm l’anno prossimo.