Cultura e Spettacolo

A Palermo Mendelssohn, Richard Strauss e Schumann

Il nuovo appuntamento con la stagione dei concerti del Teatro Massimo è con il direttore e violinista tedesco Kolja Blacher che salirà sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo domenica 9 ottobre alle 20.30 in Sala Grande con un programma che prevede musiche di Mendelssohn, Richard Strauss e Schumann. Il concerto prende le mosse da uno dei  capolavori della letteratura violinistica, il Concerto per violino e orchestra in mi minore op. 64 di Felix Mendelssohn, scritto per l’amico e virtuoso Ferdinand David, primo violino dell’Orchestra del Gewandhaus. Per le sue caratteristiche segna una svolta nel campo dei concerti per violino, prevedendo subito in apertura l’ingresso dello strumento solista e collegando fra loro in un tutto unico i tre movimenti, tanto da essere considerato il capostipite di un nuovo genere, il concerto romantico.

Si prosegue con Metamorphosen, studio per 23 archi solisti, il capolavoro composto da Richard Strauss nel 1945 mentre in Europa la guerra imperversava seminando lutti e devastazione. La composizione riflette tutto lo scoramento e le preoccupazioni di Strauss per le sorti dei familiari che rischiavano il campo di concentramento e lo sgomento per la distruzione dei teatri di Monaco, Dresda, Weimar, Vienna, bombardati e rasi al suolo uno dopo l’altro. In questo clima l’anziano compositore trovò lo slancio per mettere in partitura, in poco meno di un mese, la più desolata e  struggente delle sue composizioni. Il secondo tempo del concerto è dedicato invece all’esecuzione della sinfonia “Renana” la più amata delle quattro sinfonie di Robert Schumann, ispirata dall’antico mito del Reno, culla della cultura tedesca in cui fermentano sentimenti e fantasie popolari. La “Renana”, che rispetto ai quattro movimenti tradizionali della sinfonia classica ne ha uno in più, è caratterizzata da eccezionale unità, quasi a voler esprimere la coesione della comunità cittadina renana da cui Schumann ardentemente sperava di essere accolto.

Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo nella duplice veste di direttore e solista sale Kolja Blacher che collabora con i Berliner Philharmoniker, i Münchner Philharmoniker, la NDR Sinfonieorchester di Amburgo, l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, e con i più importanti direttori fra cui Kirill Petrenko, Vladimir Jurowski, Mariss Jansons, Matthias Pintscher, Markus Stenz e molti altri. Il suo repertorio spazia da Bach alla musica contemporanea (Berio, Lindberg, Weill, Henze, Zimmermann) e ha all’attivo molte incisioni discografiche (premiate anche con il Diapason d’Or), fra le altre anche con Claudio Abbado con cui ha avuto una stretta collaborazione sin dai tempi dei Berliner Philharmoniker. Blacher suona un Guarneri del Gesù del 1730.

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