Cultura e Spettacolo

Agrigento è la Capitale italiana della Cultura 2025

Agrigento è la Capitale italiana della Cultura 2025. A proclamarla, a Roma nella Sala Spadolini del Ministero della cultura, sono stati il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, e il presidente della Giuria, Davide Maria Desario. Oltre a Agrigento, erano dieci le città finaliste: Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant`Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L`Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia). Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno. La prima città ad aggiudicarsi il riconoscimento fu Mantova nel 2016, poi Pistoia (2017), Palermo (2018) e Parma nel 2020, prorogato anche nel 2021 a causa della pandemia. Lo scorso anno Procida, nel 2023 Bergamo e Brescia.

“Creare questo tour della Capitale della Cultura – ha detto Sangiuliano prima della proclamazione – è stata una buona idea: l’essere Capitale della Cultura consente nell’arco di un anno di accendere i riflettori su una realtà territoriale. La ricchezza e l’articolazione della pluralità di luoghi, città e borghi italiani è un unicum nel mondo: è qualcosa che abbiamo solo noi e ci viene dalla nostra storia”, che fa dell’Italia “la superpotenza culturale. Dobbiamo essere orgogliosi delle nostre città, dei nostri comuni e del nostro territorio. L’Italia ha due grandi pilastri su cui puntare il suo sviluppo socio-economico: l’impresa con il genio italico e la cultura che si trova nei territori. Ogni Comune, anche il più piccolo, è uno scrigno di tesori. Abbiamo le grandi città d’arte, ma è nelle città medio-piccole che noi troviamo l’autenticità più profonda dell’essere italiani. Io sono a fianco dei sindaci e insieme dobbiamo lavorare: anche per chi non è Capitale, troveremo un mondo in cui le ricchezze espresse nel progetto possano trovare un momento di realizzazione”, ha concluso il ministro.

La città vincitrice, grazie anche al contributo statale di un milione di euro, potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell`intera comunità. Queste le motivazioni della scelta della giuria, maturata al termine della procedura di selezione condotta in piena autonomia dai componenti: “Agrigento assume come centro del proprio dossier di candidatura la relazione fra l`individuo, il prossimo e la natura, coinvolgendo l`isola di Lampedusa e i comuni della provincia e ponendo come fulcro il tema dell`accoglienza e della mobilità. Il progetto risponde in modo organico all`obiettivo di presentare a un pubblico vasto un programma di grande interesse a livello territoriale, ma anche nazionale e internazionale. Il ricco patrimonio culturale del territorio è il volano con cui si valorizza la variegata offerta culturale proposta in un`ottica di innovazione, promozione e, di conseguenza, di un successivo sviluppo socio-economico, che trova ispirazione nei concept tecnologici più moderni. Il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni potrà promuovere la cultura come caposaldo della crescita individuale e comunitaria. La Giuria, pertanto, raccomanda la città di Agrigento per il titolo di Capitale italiana della cultura per l`anno 2025”.

SINTESI DEL PROGETTO VINCITORE 

“Il sé, l`altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”, è il titolo del dossier presentato dalla città vincitrice, un progetto culturale tra Agrigento, Lampedusa e i Comuni del territorio che esplora l`armonia e i conflitti tra i 4 elementi di Empedocle: 44 progetti di cui 17 internazionali per indagare le relazioni tra gli esseri umani in una prospettiva di pace con la natura.

LE FINALISTE: CANTIERE CITTA` SECONDA EDIZIONE

Anche in questa edizione di “Capitale italiana della cultura” per l`anno 2025, verrà avviata l`iniziativa “Cantiere città”, dedicata a tutte le città finaliste: un progetto di formazione ed empowerment per consolidare le idee e le competenze delle amministrazioni finaliste. Con questa iniziativa il Ministero della cultura risponde all`esigenza, manifestata dalle stesse città, di non disperdere il loro capitale progettuale. Il Segretariato Generale del Ministero con la Direzione generale Educazione ricerca e istituti culturali e in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali intendono valorizzare i progetti, di alta qualità, con cui le città hanno partecipato: partendo da quelli, con un percorso di capacity building dedicato, verrà offerto alle finaliste di tutto il territorio nazionale una preziosa occasione di consolidamento delle capacità progettuali, favorendo la nascita di nuove reti e l`individuazione di soluzioni che ne favoriscano la sostenibilità. Si conferma, con questo progetto, quanto cruciale sia il ruolo della formazione per la crescita del settore culturale e per lo sviluppo sociale ed economico delle città.

“Sono emozionato e orgoglioso per aver raggiunto questo traguardo e aver dato alla mia città, l’unica finalista siciliana, questo riconoscimento importante per lo sviluppo futuro della cultura, del turismo, dell’economia della nostra città”, ha detto il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè: “Oggi non ha vinto Agrigento, non ha vinto la Sicilia, ha vinto l’Italia: in questo momento storico-politico, aver promosso questo dossier, incentrato sui temi degli scambi tra i popoli, dell’accoglienza, del dialogo, dell’integrazione tra le diverse etnie del Mediterraneo, è stato un grande atto di coraggio e di sensibilità della commissione e quindi di riflesso della classe dirigente nazionale. Agli altri sindaci dico: creiamo una rete turistico-culturale italiana, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, con lo stesso spirito di appartenenza, quello di essere italiani”.

Il presidente della Giuria, Davide Maria Desario, ha spiegato che “è sui progetti presentati che siamo stati chiamati a scegliere, non sulla bellezza delle città. Le 10 città con i loro progetti hanno dimostrato capacità organizzativa, visione, ma non hanno voluto nascondere le loro fragilità, anzi le hanno messe al centro dei progetti facendole diventare punti di forza. Abbiamo visto e sentito professionalità, passione, convinzione: la qualità complessiva dei progetti si è innalzata sensibilmente, segno che l’iniziativa sta crescendo sempre di più. I progetti delle altre 9 città non meritano di andare dispersi, anzi vanno supportati. Tutte insieme queste splendide città fanno la nostra nazione: vanno supportate, aiutate, ma soprattutto ascoltate”.

“È con grande soddisfazione che accolgo la notizia della designazione di Agrigento come Capitale italiana della cultura per il 2025. Il governo della Regione è pronto a dare il proprio supporto e a fare la propria parte perché Agrigento possa cogliere per intero tutte le opportunità di crescita offerte da questo prestigioso ruolo. Un titolo che la città merita non soltanto per la sua storia, i suoi monumenti, per gli autori che sono patrimonio di tutto il Paese e dell`Europa intera”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

“Ma a convincere la giuria e a prevalere sulle altre autorevolissime città in lizza – aggiunge Schifani – sono stati anche l`attualità e il valore del progetto che ha dato corpo alla candidatura della Città dei templi. Il rapporto con l`altro e dell`uomo con la natura, ma anche le relazioni tra culture diverse sono temi centrali in un tempo di trasformazioni come quello di oggi, di sfide che dobbiamo affrontare non soltanto sul piano culturale. Agrigento e tutta la Sicilia hanno una storia e una tradizione di accoglienza che ne fanno il luogo ideale per un confronto che durerà per un anno intero e che, per una saggia scelta di chi ha redatto il progetto, coinvolgerà tutto il territorio provinciale nel ricco calendario di iniziative, alcune di respiro internazionale, basato sui temi della Pace, del dialogo e del Mediterraneo come ‘luogo’ in cui questi valori possono prendere corpo”, conclude.

 “Le mie congratulazioni ad Agrigento, che con il progetto di valorizzazione del suo strepitoso patrimonio di bellezze si è aggiudicata il titolo di Capitale italiana della Cultura 2025. Un riconoscimento prestigioso, volano per lo sviluppo del tessuto economico e sociale del territorio”. Così il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, che aggiunge: “I miei complimenti a tutte le città finaliste per la qualità dei dossier presentati”.

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