Amministrative in Francia, affluenza in calo per paura coronavirus

Amministrative in Francia, affluenza in calo per paura coronavirus
15 marzo 2020

Nonostante le preoccupazioni sulla diffusione del Coronavirus in Francia, il 18,38% degli elettori si è recato ai seggi elettorali a mezzogiorno per il primo turno delle amministrative. Un risultato al ribasso se confrontato con le elezioni del 2014 dove alla stessa ora aveva votato il 23,17% degli aventi diritto. A mezzogiorno, le affluenze più alte sono state in Corsica settentrionale, nel Cantal e nell’Aveyron. Al contrario, gli elettori di Essonne, Val-de-Marne e Seine-Saint-Denis sono quelli che si sono recati meno numerosi ai seggi. Questo primo dato sulla partecipazione era particolarmente atteso dal momento che lo stesso mantenimento dello scrutinio è stato criticato da molti fino a ieri sera tardi. Nuerosi esponenti dell’opposizione – inclusi sei presidenti regionali – hanno chiesto il rinvio a seguito delle nuove misure drastiche annunciate ieri sera da Edouard Philippe. Il Primo ministro ha in particolare annunciato la chiusura dei luoghi pubblici “non essenziali” nel Paese come bar e ristoranti. Su Twitter, l’hashtag #jeniraipasvoter è stato anche tra i primi “trend” in Francia.

Dunque, la Francia oggi alle urne per le elezioni municipali, sfidando la crescente crisi sanitaria causata dall’epidemia di coronavirus che rischia di mantenere molti elettori a casa. Il presidente Emmanuel Macron, per il quale le elezioni a due turni rappresentano un cruciale test a medio termine, ha insistito sul fatto che il voto delle amministrative sono importanti per assicurare la continuità democratica nel paese. Nonostante le nuove restrizioni annunciate ieri sera – inclusa la chiusura di luoghi pubblici non essenziali come caffè, ristoranti, cinema e palestre – i seggi elettorali in tutto il paese sono regolarmente aperti dalle 8:00.

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I funzionari hanno insistito sul fatto che il voto si svolgerà nelle condizioni igieniche più strette, nonostante la diffusa paura che i seggi elettorali siano luoghi ideali per la diffusione del virus e di un rischio particolare per le persone anziane. Macron ha detto che gli scienziati gli hanno assicurato che “non c’è nulla che impedisca ai francesi, anche i più vulnerabili, di andare alle urne”, a condizione che tutti osservino le regole di base per la prevenzione delle infezioni. I comuni hanno annunciato varie misure per assicurare il normale svolgimento delle operazioni di voto, compresa la sanificazione delle cabine elettorali, garantendo una distanza di sicurezza tra gli elettori in attesa, fornendo gel per le mani igienizzanti in entrata e in uscita.

I seggi elettorali rimarranno aperti fino alle 17.00, 18.00 e 19.00 rispettivamente, a seconda del comune, e una seconda tornata si terrà il 22 marzo. Gli osservatori affermano che molti sono tentati di non andare a votare per paura del contagio, che ha fatto più di una dozzina di morti e infettato ormai migliaia di persone nel paese. Un recente sondaggio – riportato dall’Afp – rileva che il 28 per cento degli elettori francesi si è detto “preoccupato” per il rischio rappresentato dai seggi elettorali, spesso ospitati dalle scuole.

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