Ancora fischi per Renzi, ieri a Roma oggi a Lucca: “Buffone vai a casa”

Ancora fischi per Renzi, ieri a Roma oggi a Lucca: “Buffone vai a casa”
10 giugno 2016

Nuovi fischi per Renzi oggi a Lucca, dopo quelli ricevuti ieri all’assemblea di Confcommercio. Al suo arrivo al complesso di San Francesco, per un intervento sulla riforma del Terzo settore, il premier è stato accolto da fischi, urla (“buffone, buffone” gli hanno gridato) e dall’invito “vai a casa”. A contestare il presidente del Consiglio, una trentina di persone, tenute lontane dall’ingresso della chiesa da un cordone di forze dell’ordine. Renzi però non si è lasciato intimidire e nel suo intervento ha risposto ai contestatori (circa una trentina): “Se l’Italia vuole stare in equilibrio – ha detto-, deve correre. Il Paese non lo cambia chi urla, chi contesta, chi fischia, ma chi rischia. Si può anche sbagliare, ma ci almeno ci proviamo”. “Chi è ostile – ha proseguito Renzi – ha tutti i diritti di esserlo ma spero che riconosca che questo governo ha una visione d’insieme”. Nel suo intervento il premier ha detto anche che non intende prendere impegni su soldi e date. “Ho deciso di darmi una moratoria delle promesse. Tutte le volte che prendo un impegno è un modo per costringere il governo ad arrivare all’obiettivo. Ma questo viene visto come una promessa elettorale. Siccome in Italia si vota sempre…”.

Lo scenario è pane per i grillini. “Ieri il premier non eletto è stato subissato di fischi durante un convegno alla Confcommercio quando ha dichiarato che gli 80 euro sono serviti per comprare uno zainetto e una pizza e che questa era una misura di giustizia di sociale. Il Tg1 di Mario Orfeo ha censurato i fischi, non li ha fatti sentire”. Lo ha scritto, in un post pubblicato dal blog Bepegrillo.it, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, componente del direttorio M5S. “Sul web il video con i fischi caricato sulla pagina Facebook del Movimento 5 stelle – ha proseguito Di Maio – ha totalizzato in meno di 24 ore più di 1.100.000 visualizzazioni che continuano a crescere al ritmo di migliaia al minuto. La macchina di propaganda del Pd si è inceppata. La narrazione del magico mondo di Renzi trova spazio solo nei Tg, ma l’informazione viaggia in Rete e non può essere censurata”. “E’ importante – ha sottolineato ancora l’esponente stellato, lanciando un appello ad attivisti e simpatizzanti – raggiungere tutte le persone disinformate dal Tg1 che viene visto ogni giorno da 4 – 5 milioni di italiani. Condividi questo video. Informiamo correttamente chi guarda il Tg1 e facciamo vedere il video ad almeno 4 milioni di persone”.

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