In meno di sette anni l’Autorità Antitrust ha irrogato sanzioni che hanno sfiorato 1,4 miliardi di euro aprendo più di 130 casi. E’ quanto ha sottolineato il presidente dell’autorità, Giovanni Pitruzzella, nella relazione annuale che rappresenta un bilancio del suo mandato in scadenza. L’Antitrust nel periodo tra novembre 2011 e maggio scorso ha irrobustito la politica sanzionatoria.
“Ogni anno della mia presidenza – ha detto – si è caratterizzato per un incremento dell’importo delle sanzioni irrogate rispetto all’anno precedente”. “Le decisioni con impegni che escludono la sanzione e che avevano caratterizzato il precedente periodo sono diminuite passando dal 49% del settennato precedente a circa il 26% del totale dei casi decisi”. L’Antitrust insiste sull’importanza della funzione di deterrente delle sanzioni.
Tuttavia “resta un grave problema irrisolto – ha indicato Pitruzzella – quello dei programmi di leniency. Si tratta di quei programmi che consentono a un’impresa parte di un cartello di denunciare l’esistenza dell’illecito antitrust, avvalendosi del beneficio dell’esenzione o della riduzione della sanzione”. Uno strumento fondamentale nella politica dell’autorità di tutela della concorrenza. “Questo è il principale strumento di cui si servono le autorità in Europa e nel mondo per reprimere i cartelli, ma che in Italia, tuttavia, stenta a decollare a causa di un quadro normativo che non ne agevola la diffusione”.