Politica

Consiglio approva la legge omnibus

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato la legge ‘omnibus’ “composta di 163 articoli, che interviene in molti ambiti della legislazione regionale, per aggiornarla a nuove normative nazionali, per correggere le difficoltà emerse nella sua applicazione o per fare fronte a regimi transitori che impongono di essere normati” come ha spiegato il vice presidente dell’ Assemblea, Aldo Reschigna. La legge è passata con 23 sì, 7 astenuti e 7 non votanti. Nel commercio oltre all’adeguamento a principi normative direttive nazionali, viene introdotta la possibilità per alcuni soggetti, in particolare hobbisti, di esporre nelle vendite occasionali su area pubblica, i cosiddetti mercatini, fino a 24 volte in un anno sul territorio piemontese, in deroga alle norme vigenti. L’omnibus si occupa anche delle persone svantaggiate, imponendo che il 5% dell’importo complessivo annuo per gli affidamenti a terzi da parte della Regione venga riservato a operatori economici che occupano personale disabile o svantaggiato. Nel turismo, viene data la possibilità ai comuni montani di riclassificare come posti tappa o strutture ricettive per il turismo slow vecchie baite ed edifici.

Novità anche in urbanistica, dove in seguito alla cosiddetta legge Franceschini, che stanzia 30 milioni a livello nazionale in tre anni (raddoppiati nel successivo biennio) per la realizzazione di sale cinematografiche su edifici già esistenti nelle periferie, è prevista l’autorizzazione anche in deroga ai vincoli urbanistici, in modo da permettere agli imprenditori interessati di partecipare al bando nazionale. Viene allargata all’intero settore agroalimentare, e non solo a quello vinicolo, la possibilità di controlli da parte degli ispettori dell’assessorato all’agricoltura. Per quanto riguarda la caccia, viene posto il limite del 5% di ammissione dei cacciatori provenienti da fuori regione per ogni ambito di caccia, elevabile al 10% in pianura. Infine, per quanto riguarda le cave, l’omnibus interviene per colmare il vuoto venutosi a creare dopo l’approvazione della legge regionale sull’attività estrattiva, in attesa che venga definito il piano regionale. Il rischio di bloccare l’attività autorizzativa, con evidenti riscontri negativi in quel comparto economico, viene superato da un regime transitorio delle autorizzazioni. La Legge Omnibus “è anche il segno dell’attenzione che la Giunta regionale dà alla modernizzazione e all’efficacia della legislazione regionale” ha concluso Reschigna.

Per la maggioranza sono stati accolti i provvedimenti proposti dai primi firmatari del gruppo Pd Daniele Valle sull’ordinamento della professione del maestro di sci, la disciplina dell’uso di motoslitte e la libera scelta del fornitore di libri scolastici da parte delle famiglie degli studenti delle scuole primarie, Andrea Appiano sulla semplificazione delle modalità di vendita occasionale nel corso di mercatini dell’usato e dell’antiquariato, Paolo Allemano sulla percorribilità delle strade agro-silvo-pastorali interdette al passaggio di mezzi a motore, Domenico Rossi per il contrasto alle attività illecite nel comparto agricolo e agroalimentare ed Elvio Rostagno sulla diffusione delle sale cinematografiche sul territorio regionale. Per la minoranza sono stati approvati gli emendamenti proposti dal consigliere Gian Luca Vignale (Mns) sugli orari d’apertura degli esercizi commerciali e dai consiglieri del M5S Francesca Frediani sulla tutela dell’uso della denominazione delle scuole di sci e sulla definizione di animali d’affezione, Gian Paolo Andrissi sull’aumento della capacità di autoproduzione e autoconsumo elettrico e Davide Bono sulla promozione della mobilità condivisa. Prima della votazione finale l’Assemblea ha approvato anche l’ordine del giorno presentato dal primo firmatario Daniele Valle (Pd) per impegnare la Giunta a istituire un tavolo di concertazione regionale in materia di utilizzo delle motoslitte.

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