Politica

Berlusconi e il predellino d’Ischia: maggioranza o mi ritiro

“Pazza” idea che Forza Italia conduca in porto “l’operazione 51%”. “Traguardo pazzo, ma bisogna crederci” perché chi si batte “vince”. Silvio Berlusconi scende a Ischia e dalla convention di Forza Italia a Lacco Ameno dà di fatto l’avvio alla sua campagna elettorale per le Politiche, una missione “per scovare il 40% degli elettori che non va più a votare”, una certosina opera di convincimento “porta a porta a cominciare dagli anziani”. Agli anziani, tra l’altro, promette pensioni minime di mille euro con tredici mensilità. E li conforta citando Reagan e la Thatcher, uomini politici dei ‘favolosi’ anni Ottanta. A fine giornata, dopo un giro a Casamicciola dove promette ai terremotati colpiti dal sisma dello scorso 21 agosto, di andare “minaccioso, quanto agli impegni da rispettare, e personalmente, da Gentiloni e dai ministri”, saluta anche la folla acclamante salendo sul predellino dell’auto. Che, si sa, fa tanto battesimo di qualcosa di nuovo. Non il Pdl, come dieci anni fa, ma questo ritorno sulla scena degli azzurri con il Cavaliere che benedice gli ex che rientrano – e che ieri si sono ritrovati al convegno organizzato da Enrico Costa in Piemonte – e che sottolinea come “di fronte al fallimento del Pd e alla pericolosa inconsistenza del Movimento Cinque Stelle, il centro-destra abbia l’opportunità e il dovere verso gli italiani di tornare alla guida del paese”. Nessun patto segreto con il Pd per le larghe intese (“le escludo per storia e per ideologia”) ma anzi la determinazione a puntare per “avere la maggioranza, la maggioranza per la coalizione? No, lo sapete che io sono matto, la maggioranza per Forza Italia”.

E, attenzione, annuncia conversando con i giornalisti, “se non ho la maggioranza io mi ritiro. Perché è colpa degli italiani se non sanno giudicare chi è capace da chi invece non ha mai fatto niente. Vuol dire che siamo un popolo che non merita nulla. Ma penso che gli italiani avranno buon senso”. Nella platea di parlamentari e amministratori campani tutti a dire che “l’aria è cambiata”. E dal palco Simone Baldelli, vice presidente della Camera e deputato Fi ma anche apprezzato intrattenitore fa l’imitazione di Renzi: “E’ cambiato verso, è cambiata l’aria” ma, aggiunge in veste di azzurro, “per noi, la gente si è stancata di vedere Renzi e Grillo che litigano”. Intanto dalla kermesse intitolata, appunto, “Pronti a governare”, Antonio Tajani, che come presidente del Parlamento europeo doveva essere in Marocco e invece ce l’ha fatta a non mancare all’appuntamento, ribadisce che il centrodestra ha “un solo candidato premier e questo candidato è Silvio Berlusconi, per me non esistono alternative nè dentro il nostro movimento nè fuori. Abbiamo un leader vincente”. Intanto Giorgia Meloni, presidente di Fdi, plaude alle parole di Berlusconi sul no a un governo con il Pd e rilancia: “Vorrà dire che quando e se ci incontreremo con gli altri leader del centrodestra, Fratelli d’Italia e la sottoscritta torneranno a porre la questione di una ‘clausola anti-inciucio’, ovvero di una norma con la quale chi fa parte della coalizione di centrodestra si impegna in ogni caso a non sostenere un governo di centrosinistra”. Matteo Salvini? Si dice “convinto che il centrodestra vincerà e governeremo 10 anni”.

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