Brutta Italia, vince con la Moldova 2-0 ma la qualificazione ai Mondiali slitta a marzo
(foto x.com/Azzurri)
L’Italia batte la Moldova 2-0 a Chisinau con le reti di Gianluca Mancini all’88’ e Pio Esposito al 93’, ma rinvia la qualificazione diretta al Mondiale 2026. La Norvegia, avanti per differenza reti, potrà sigillare il passaggio domenica a San Siro.
L’Italia di Gennaro Gattuso conquista a fatica i tre punti nello stadio Zimbru di Chisinau contro una Moldova ordinata e tenace. Nonostante un possesso palla superiore al 75% nel primo tempo e un assedio prolungato alla porta moldava, gli azzurri hanno faticato a trovare la via del gol per oltre 85 minuti. Giacomo Raspadori e Gianluca Scamacca hanno stentato a rendersi pericolosi, mentre le parate del portiere Andrei Cojuhar hanno mantenuto in vita i padroni di casa. Al 33′ è stata la Moldova a sfiorare il vantaggio con Postolachi, che ha calciato alto da posizione favorevolissima dopo un cross da destra, mettendo in luce le fragilità difensive degli azzurri.
Primo tempo di dominio sterile
La partita era iniziata con l’Italia immediatamente all’attacco in un 4-2-4 molto offensivo. Già al 6′ Raspadori aveva trovato la prima parata di Cojuhar dopo una combinazione con Scamacca. I momenti migliori si sono verificati tra il 10° e il 13° minuto, quando il portiere moldavo ha respinto un tentativo di Scamacca e un colpo di testa di Raspadori, mentre un tacco di Cristante è stato neutralizzato sulla linea. Al 25′ è toccato a Mancini sprecare un’occasione da gol su respinta corta di Cojuhar, calciando alto da pochi metri. Prima dell’intervallo, la pericolosa occasione moldava di Postolachi aveva confermato le difficoltà italiane.
Gattuso cambia il volto dell’attacco
All’inizio del secondo tempo, il ct Gennaro Gattuso ha operato una doppia sostituzione in attacco, inserendo Mateo Retegui e Pio Esposito al posto di Scamacca e Raspadori. La mossa non ha prodotto un immediato scatto di qualità, con l’azione offensiva italiana che è rimasta prevedibile e poco incisiva. Al 52′ Bellanova ha trovato l’intervento decisivo di Revenco, mentre al 71′ è toccato a Tonali vedere il suo tiro dal limite respinto da Cojuhar. Le proteste dei tifosi italiani a Chisinau, con cori di “andate a lavorare”, hanno sottolineato la prestazione opaca di una squadra in evidente difficoltà nonostante il dominio del gioco.
Mancini ed Esposito chiudono i conti nel finale
La svolta è arrivata a due minuti dalla fine, su calcio d’angolo: cross preciso di Federico Dimarco dalla sinistra e colpo di testa vincente di Gianluca Mancini, che ha battuto Cojuhar. Nel recupero, al 93′, un altro cross, questa volta da destra di Matteo Politano, ha trovato la deviazione di testa di Pio Esposito per il definitivo 2-0. Il risultato regala a Gattuso la quinta vittoria consecutiva, un record nella storia della Nazionale raggiunto solo da Giuseppe Viani e Enzo Bearzot.
La strada per i Mondiali passa dai playoff
La vittoria, seppur sofferta, mantiene l’Italia a -3 dalla Norvegia nel girone di qualificazione. Tuttavia, la differenza reti nettamente a favore dei nordici (+17 contro quella italiana) rende matematicamente impossibile per gli azzurri il sorpasso diretto, anche in caso di vittoria nello scontro diretto di domenica. La squadra di Gattuso dovrà quindi cercare la qualificazione ai Mondiali 2026 attraverso i playoff di fine marzo, un percorso che richiederà prestazioni ben più convincenti di quella offerta a Chisinau.
Tabellino
MOLDAVIA (3-5-2): Cojuhar; Stefan, Craciun, Dumbravanu; Revenco, Ionita, Rata (75′ Bodisteanu), Perciun (61′ Bogaciuc), Reabciuk (55′ Bitca); Nicolaescu (75′ Fratea), Postolachi (55′ Damascan). Allenatore: Popescu.
ITALIA (4-4-2): Vicario; Bellanova, Buongiorno, Mancini, Cambiaso (75′ Dimarco); Orsolini (75′ Politano), Cristante, Tonali, Zaccagni (82′ Frattesi); Scamacca (65′ P. Esposito), Raspadori (65′ Retegui). Allenatore: Gattuso.
Arbitro: [Balakin]
Ammoniti: Dumbravabu (M), Ravenco (M), Stefan (M)
Reti: 88′ Mancini (I), 93′ P. Esposito (I)
