Canone Rai “speciale”: mandi una PEC e ti fanno lo scontone | Solo se hai questo dispositivo installato in casa

Canone RAI - (sorgenia) - IlFogliettone.it

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Canone speciale RAI 2025, ecco tutto quello che c’è da sapere per il rinnovo: scadenze e trucchetti per pagare di meno.

Il 31 gennaio 2025 rappresenta il termine ultimo per il rinnovo del canone speciale RAI, destinato a imprese, enti e attività commerciali che possiedono apparecchi televisivi o radiofonici nei propri locali. La scadenza riguarda sia i nuovi abbonati sia coloro che devono semplicemente rinnovare il canone per l’anno in corso. Si tratta di un tributo differente dal canone ordinario, e riguarda specificamente contesti pubblici, professionali o commerciali.

Chi possiede sia una televisione che una radio all’interno della propria attività commerciale è tenuto a versare esclusivamente il canone speciale per la TV, che include automaticamente anche quello per la radio. In caso contrario, per le attività dotate solo di radio, sarà necessario pagare il canone radiofonico speciale. È importante non confondere questo canone con quello domestico, che invece si paga tramite la bolletta elettrica.

RAI ha predisposto diversi canali per agevolare il pagamento. Le imprese ricevono direttamente il bollettino postale a domicilio. Chi desidera utilizzare una carta di credito potrà farlo online, ma dovrà contattare il call center al numero 800.938.362 per ricevere il link. Resta valida anche l’opzione della domiciliazione bancaria per chi l’ha già attivata in passato. In alternativa, si può effettuare un bonifico bancario utilizzando l’apposito IBAN fornito da RAI, oppure pagare fisicamente tramite POS presso gli uffici regionali dell’ente.

Le aziende che installano per la prima volta apparecchi con sintonizzatore in locali aperti al pubblico devono richiedere un nuovo abbonamento speciale. In questi casi è necessario rivolgersi alla sede RAI di competenza territoriale, fornendo dettagli precisi sull’attività, come il tipo di apparecchio installato, il mese di attivazione e le caratteristiche del locale, ad esempio il numero di camere in una struttura ricettiva o la categoria dell’attività svolta.

Come procedere con la disdetta

Qualora si intenda disdire il canone speciale, l’unica modalità ammessa è l’invio di una PEC alla sede territoriale RAI di riferimento. La comunicazione dovrà contenere una dichiarazione in cui si attesti che non vi sono più apparecchi soggetti a canone all’interno dell’impresa. Bisogna inoltre specificare il numero del canone, indicare se l’apparecchio è stato ceduto, rottamato o trasferito, e, se pertinente, segnalare la chiusura o la vendita dell’attività.

Nonostante non sia obbligatorio, è fortemente consigliato compilare e allegare alla PEC un modulo firmato dal titolare o dal legale rappresentante dell’impresa, insieme a una copia del documento d’identità. Questo modulo dovrebbe riassumere tutte le informazioni richieste, rendendo la procedura più chiara e agevole per l’ufficio competente.

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Canone RAI – (pexels) – IlFogliettone.it

Chi è tenuto a pagare e chi no

Il canone speciale si applica a tutti gli apparecchi dotati di sintonizzatore, ovvero dispositivi capaci di ricevere segnali audio/video terrestri o satellitari. Sono esclusi dal pagamento i dispositivi che funzionano solo via internet, come tablet, smartphone o computer, anche se utilizzati per la fruizione di contenuti televisivi online. Questa distinzione è fondamentale per evitare errori o pagamenti non dovuti.

Il rispetto delle scadenze e delle modalità previste è essenziale per evitare sanzioni o accertamenti futuri. Il canone speciale rappresenta una forma di contributo pubblico alla RAI per l’utilizzo professionale dei contenuti televisivi e radiofonici. Per questo, imprese e attività pubbliche sono chiamate ogni anno a verificarne la regolarità, così da evitare problemi e garantire un accesso legale e corretto ai servizi di trasmissione.