Cardinale Romeo, Chiesa Palermo sia quella di padre Puglisi

“Il compimento del nostro radunarci insieme e’ lo stile missionario di un annuncio del Vangelo sempre piu’ incarnato nella storia: un andare – coma ama dire Papa Francesco – verso le periferie esistenziali e un immergerci fin dentro le piaghe di Gesu’ presenti nell’umanita’. Uno stile a cui la testimonianza del Beato Puglisi, membro del presbiterio di questa nostra Chiesa diocesana, ci ha spronato e ancora ci sprona”. Lo ha detto nella sua omelia per la Messa crismale l’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo. “Allora, con lo sguardo a Cristo e nello sguardo di Cristo – ha aggiunto il cardinale – la nostra Chiesa e’ chiamata anche a restituire lo sguardo dell’Amore divino ai poveri, ai sofferenti, ai peccatori, alle membra piu’ deboli della nostra comunita’”.

“Purtroppo – ha proseguito Romeo – riconosciamo che la decadenza del contesto in cui viviamo, unita alla zizzania che sempre cresce nel cuore dell’uomo, puo’ spingere anche il nostro presbiterio a scadere nelle chiacchiere, nei cortili, nei giudizi sulla Chiesa, sui presbiteri, sul vescovo. Quelle chiacchiere cosi’ tanto stigmatizzate da Papa Francesco in molteplici occasioni, veri e propri attentati alla santita’”. Infatti, “la vilta’ di chi scaglia pietre contro i fratelli per di piu’ nell’anonimato, senza il coraggio di guardarli negli occhi, fa circolare veleni pestiferi che scandalizzano il Corpo ecclesiale, e lo feriscono con la falsita’ e la calunnia. La nostra realta’ presbiterale non e’ perfetta, ma ciascuno di noi ha la responsabilita’ di dare il suo contributo per costruirla e ricostruirla ogni giorno”.

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