Cardinale Romeo, Chiesa Palermo sia quella di padre Puglisi

17 aprile 2014

“Il compimento del nostro radunarci insieme e’ lo stile missionario di un annuncio del Vangelo sempre piu’ incarnato nella storia: un andare – coma ama dire Papa Francesco – verso le periferie esistenziali e un immergerci fin dentro le piaghe di Gesu’ presenti nell’umanita’. Uno stile a cui la testimonianza del Beato Puglisi, membro del presbiterio di questa nostra Chiesa diocesana, ci ha spronato e ancora ci sprona”. Lo ha detto nella sua omelia per la Messa crismale l’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo. “Allora, con lo sguardo a Cristo e nello sguardo di Cristo – ha aggiunto il cardinale – la nostra Chiesa e’ chiamata anche a restituire lo sguardo dell’Amore divino ai poveri, ai sofferenti, ai peccatori, alle membra piu’ deboli della nostra comunita’”.

“Purtroppo – ha proseguito Romeo – riconosciamo che la decadenza del contesto in cui viviamo, unita alla zizzania che sempre cresce nel cuore dell’uomo, puo’ spingere anche il nostro presbiterio a scadere nelle chiacchiere, nei cortili, nei giudizi sulla Chiesa, sui presbiteri, sul vescovo. Quelle chiacchiere cosi’ tanto stigmatizzate da Papa Francesco in molteplici occasioni, veri e propri attentati alla santita’”. Infatti, “la vilta’ di chi scaglia pietre contro i fratelli per di piu’ nell’anonimato, senza il coraggio di guardarli negli occhi, fa circolare veleni pestiferi che scandalizzano il Corpo ecclesiale, e lo feriscono con la falsita’ e la calunnia. La nostra realta’ presbiterale non e’ perfetta, ma ciascuno di noi ha la responsabilita’ di dare il suo contributo per costruirla e ricostruirla ogni giorno”.

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