Catturati i tre evasi di Favignana. Per fuggire, avevano segato le sbarre e usato le lenzuola. Procura: “Forse ‘mano uomo’”

Catturati i tre evasi di Favignana. Per fuggire, avevano segato le sbarre e usato le lenzuola. Procura: “Forse ‘mano uomo’”
2 novembre 2017

Catturati dai carabinieri i tre detenuti evasi dal carcere di Favignana il 28 ottobre scorso. I militari hanno individuato nella notte i fuggitivi mentre cercavano di allontanarsi dall’isola con una barca. Due di loro, Adriano Avolese, condannato all’ergastolo, e Giuseppe Scardino, che deve scontare una condanna fino al 2032, sono stati immediatamente bloccati dai carabinieri, vicino agli scogli, mentre il terzo, Massimo Salvatore Mangione (fine pena 2037) era riuscito momentaneamente a sfuggire alla cattura, per essere rintracciato, poco dopo, dai militari e dalla Polizia penitenziaria. Le indagini, finalizzate anche a rintracciare il covo ed eventuali complici, sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Trapani. Per il procuratore capo di Trapani Alfredo Morvillo, la fuga dei tre uomini dal carcere di Favignana “non e’ da attribuire a carenze della struttura penitenziaria”. “Il carcere e’ dotato di tutti i necessari accorgimenti per tutelare la collettivita’ da casi del genere ma, a causa di situazioni sulle quali stiamo compiendo accertamenti, i tre detenuti hanno avuto modo di organizzare la fuga – spiega – stiamo valutando se vi siano aspetti da imputare, in maniera colposa o dolosa, alla mano dell’uomo”. L’arresto dei fuggiaschi e’ avvenuto nel porticciolo di Punta Longa, mentre i tre stavano tentando di abbandonare l’isola a bordo di un gommone. “Hanno atteso che le condizioni marine migliorassero, e hanno tentato ieri notte, di lasciare Favignana”, dice ancora Morvillo. “Un intervento rocambolesco – racconta il maggiore Antonio Merola, comandante del Reparto Operativo del Comando provinciale di Trapani – avvenuto nel buio piu’ totale nell’area del porticciolo di Punta Longa. Adriano Avolese e Giuseppe Scardino sono stati inseguiti e fermati dai militari dell’Arma, mentre Massimo Mangione e’ stato bloccato, poco dopo, dai poliziotti penitenziari”.

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