Amministrative, migliaia di romeni alle urne a Roma, Torino e Milano

Amministrative, migliaia di romeni alle urne a Roma, Torino e Milano
24 maggio 2016

di Daniela Mogavero

Le elezioni amministrative si avvicinano e, anche se i giochi delle liste dei candidati sono già fatti, si moltiplicano gli appelli alla partecipazione, in particolare verso le comunità straniere più numerose. E’ il caso dei cittadini romeni a Roma e Torino, per esempio. Nei capoluoghi di Piemonte, Lazio, Lombardia e Emilia Romagna la forza della principale comunità straniera residente in Italia ha registrato picchi più o meno intensi negli anni e sembra che l’ostacolo maggiore alla partecipazione sia la mancanza di informazione da una parte e la cronica disillusione del popolo romeno verso la politica, romena e nostrana, in generale. Un esercito di potenziali elettori che, troppo spesso, è rimasto e rimane in panchina. Nonostante questa generale mancanza di partecipazione, ogni scadenza elettorale porta con sé novità e una sempre maggiore integrazione, che si registra sia nella crescita costante degli iscritti alle liste elettorali aggiunte, sia nei candidati ai consigli comunali e alle circoscrizioni, con doppia cittadinanza o con passaporto romeno ma residenti stabilmente in Italia.

Andando con ordine, come ogni tornata elettorale è sempre grande l’attesa per i comuni come Roma dove la comunità romena residente conta più di 80.000 cittadini di cui ben 72mila sopra i 18 anni e quindi potenziali elettori. I dati finali, però, non rispecchiano le attese. Secondo i dati dell’Ufficio elettorale centrale della Capitale, al 26 aprile (quando sono scaduti i termini) erano iscritti alle liste elettorali aggiunte per i comunitari 4.932 romeni (2.912 donne e 2.020 uomini), pochi in più rispetto ai 4.416 delle ultime elezioni di tre anni fa. Se si considera che alle ultime elezioni amministrative a Roma l’affluenza era stata di 1.250.000 elettori, si comprende come il coinvolgimento della comunità potrebbe fare la differenza, come accaduto a Milano con i cinesi. Secondo l’autorità elettorale permanente romena hanno chiesto il nullaosta per candidarsi in Italia 109 cittadini romeni, ma, è bene precisarlo, questo non significa automaticamente che si candideranno tutti e in questo numero non vengono conteggiati i romeni con doppia cittadinanza.

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A Roma, quindi, non si parla soltanto di elettorato passivo, ma anche di elettorato attivo, come del resto anche a Bologna, Torino e Milano, dove sono fioccati i nomi di cittadini romeni che sono stati candidati dai diversi schieramenti. Tra gli altri a Roma la lista di Alfio Marchini presenta molti romeni in varie circoscrizioni e una al consiglio comunale, Laura Vasii, laureata in Economia in Romania e vive da 16 anni in Italia dove lavora come consulente in uno studio Caf. Mihaela Gabriela Babarogu è invece candidata nella lista che appoggia Giorgia Meloni per il consiglio comunale. A Milano il totale dei romeni iscritti alle liste elettorali aggiunte per questa tornata è di 1.074 cittadini, 343 in più rispetto alle scorse elezioni secondo i dati ufficiali dell’anagrafe. Una percentuale bassa, rispetto al totale di 12.850 residenti romeni nel comune lombardo. A Torino su 54.432 residenti romeni sono iscritti alle liste elettorali aggiunte e a quelle ordinarie oltre 6.000 cittadini romeni o con doppia cittadinanza. Nel 2011 gli iscritti alle liste supplementari nel comune piemontese erano 2.633. Tra i candidati più in vista Viorica Nechifor che fa parte della lista civica “Progetto Torino” che sostiene Piero Fassino. Nelle circoscrizioni diversi romeni, tra cui anche Maria Ungurean studentessa che si presenta per nello stesso municipio dove si candidò il padre nelle scorse elezioni.

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