Con variante Omicron, rischi ricovero inferiori del 69% rispetto a Delta

Con variante Omicron, rischi ricovero inferiori del 69% rispetto a Delta
12 gennaio 2022

I rischi di ricovero in relazione al Covid sono inferiori del 69% con Omicron rispetto a Delta. Lo hanno affermato oggi le autorità sanitarie norvegesi, confermando le indicazioni secondo cui questa variante sembra meno pericolosa. “L’analisi preliminare dei dati norvegesi suggerisce che il rischio di ricovero dei pazienti Covid senza comorbidità di rilievo è inferiore del 69% con la variante Omicron rispetto alle infezioni con la variante Delta”, scrive il Norwegian Institute of Public Health (Fhi) nel suo rapporto settimanale. Nel frattempo la Germania e l’Austria hanno nuovamente registrato nuovi record di casi giornalieri di Covid. La prima ha annunciato 80.430 contagi nelle ultime 24 ore e 384 decessi, secondo i dati diffusi dal Robert Koch Institut, la seconda altre 18.427 casi.

La Russia ha registrato 698 casi di Omicron. Sulla nuova variante è intervenuto personalmente il presidente russo Vladimir Putin che ha affermato che la Russia ha due settimane per prepararsi a una nuova ondata di casi di Covid trainati da Omicron. “Vediamo cosa sta succedendo nel mondo”, ha detto il leader del Cremlino a una riunione dei ministri del governo. “Abbiamo almeno un paio di settimane per prepararci”, ha aggiunto. L’Arabia Saudita ha registrato nelle ultime 24 ore il suo più alto numero giornaliero di nuove infezioni da Covid dall’inizio della pandemia a causa della variante Omicron superando per la prima volta la soglia dei 5.000 contagi. La Cina sta combattendo cluster di coronavirus in diverse città che mettono a dura prova la rigorosa strategia “zero-Covid” del Paese a poche settimane dall’inizio delle Olimpiadi invernali di Pechino. La città settentrionale di Tianjin ha ordinato un secondo round di test Covid su tutti i 14 milioni di residenti dopo la scoperta di 97 casi della variante Omicron durante gli screening iniziali di domenica.

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Il governo elvetico ha deciso di ridurre da 10 a 5 giorni la durata dell’isolamento delle persone contagiate dal Covid e dei casi contatto, proponendo nel contempo estendere di due mesi le restrizioni introdotte a metà dicembre a fronte dell’impennata dei casi. Durante la riunione di oggi, il Consiglio federale ha precisato che la misura entrerà in vigore da domani. Per poter uscire dall’isolamento sarà necessario non avere sintomi per 48 ore, come già avviene. La riduzione della durata dell’isolamento e della quarantena si spiega con la variante Omicron, che ha tempi di incubazione più brevi”, ha affermato il governo svizzero. La percentuale di positivi al Covid ha continuato ad aumentare in tutte e quattro le nazioni del Regno Unito nella settimana terminata il 6 gennaio, secondo i nuovi dati pubblicati oggi dall’Office for National Statistics (Ons).

Le infezioni da Covid compatibili con la variante Omicron hanno continuato ad aumentare in Inghilterra, Galles, Irlanda del Nord e Scozia, ha affermato l’Ons, aggiungendo che i casi compatibili con la variante Delta sono scesi a livelli molto bassi e Omicron è ora la variante dominante in tutti i paesi del Regno Unito. In totale, secondo le stime dell’Ons, circa 4,3 milioni di persone nel Regno Unito hanno avuto il Covid quella settimana. In Francia l’autorevole Istituto Pasteur di Parigi ha dichiarato in un rapporto pubblicato oggi che prevede per il Paese un picco di nuove infezioni da Omicron a metà gennaio, seguito da un picco di ricoveri ospedalieri nella seconda metà del mese. La Francia ieri ha registrato un record giornaliero di quasi 370.000 casi e una media di sette giorni di oltre 283.000 contagi. Il numero delle persone in terapia intensiva con il Covid è aumentato di 65 a 3.969.

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