Coppa Italia, Inter-Napoli 0-1. Ruiz fa felice Gattuso

Coppa Italia, Inter-Napoli 0-1. Ruiz fa felice Gattuso
13 febbraio 2020

Il primo atto delle semifinali se lo aggiudica il Napoli, che a San Siro ha battuto l’Inter. Partenopei prudenti contro nerazzurri non certo brillanti. E così i ragazzi di Rino Gattuso si lasciano alle spalle le sofferenze del campionato ed espugnano San Siro con un gol di Fabian Ruiz nella semifinale d’andata della Coppa Italia. Per i nerazzurri la strada della finale passa per un’eventuale impresa al San Paolo nel ritorno del 5 marzo. Il solito 3-5-2 di Conte vede il ritorno di Lautaro (squalificato due turni in campionato) al fianco di Lukaku. Gli esterni sono Moses e Biraghi, in porta sempre Padelli per l’infortunio di Handanovic. Un infortunio anche per Gattuso, quello di Insigne, davanti c’è il tridente Callejon-Mertens-Elmas.

I due esterni aiutano molto i tre di centrocampo (Fabian Ruiz, Demme e Zielinski). Sul terreno del ‘Meazza’ ritmo blando, con l’Inter che tiene più il possesso senza però rendersi pericolosa. Una girata di testa di Lautaro, autore anche di un tiro dalla distanza, non scuote Ospina. Mancano le giocate in profondità. Il Napoli fa sudare freddo i suoi tifosi con alcune giocate azzardate nei pressi della propria area, ma sa procurarsi un paio di buone occasioni. Un tiro di Mertens impegna Padelli, che è sollecitato soprattutto nel recupero, quando Zielinski (servito dal belga) si presenta tutto solo e perde il duello. La ripresa comincia con D’Ambrosio per Skriniar. Inter più propositiva, si cerca la giocata di Lukaku. Ma al Napoli basta un lampo per fare male. Al 57′ Fabian Ruiz riceve palla sul vertice a destra dell’area, si accentra seguendo la linea e scarica un bel sinistro a giro su cui Padelli non può arrivare.

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Nerazzurri in netta proiezione offensiva, Lautaro ci prova senza fortuna dal limite. Conte getta nella mischia Eriksen (per Sensi). Il danese si presenta con una staffilata dai venti metri, fuori bersaglio. Tocca anche a Sanchez, al posto di Moses, Conte passa alla difesa a quattro con più sostegno alle punte. C’è una clamorosa occasione per l’Inter, che nasce dall’iniziativa di Lautaro, Lukaku viene rimpallato tre volte prima che Ospina abbranchi il pallone. Nel Napoli dentro Milik, l’ex Politano e Allan (per Mertens, Callejon e Zielinski). Partenopei ordinati in difesa, Eriksen calcia dalla distanza, una deviazione disinnesca il pericolo. L’occasione più ghiotta capita in coda al recupero, quando la sponda aerea di Lukaku attiva D’Ambrosio, Mario Rui e Ospina salvano la porta.

CONTE

Antonio Conte ha analizzato così la sconfitta, intervistato al termine della gara su Rai Sport: “Il Napoli è venuto a San Siro per fare una partita molto difensiva con tutti gli effettivi sotto la metà campo e con Mertens che marcava a uomo Brozovic, chiudendo tutti gli spazi. In questi casi bisogna essere più veloci nel giro palla e creare due contro uno, cose che potevamo fare meglio ma complimenti al Napoli, che ha saputo fare la partita che voleva e l’ha vinta”. I nerazzurri hanno pagato il grande dispendio di risorse del derby: “Sicuramente il derby ha portato via tantissime energie soprattutto nervose. Detto questo, ho fatto cinque cambi rispetto al Milan, c’era linfa nuova. Poi stiamo parlando sempre del Napoli, ha dei valori importanti, non badiamo alla classifica del campionato, in cui comunque ha battuto la Juventus. Poi ha sconfitto anche la Lazio in Coppa Italia e il Liverpool in Champions: ha la rosa migliore del campionato dopo la Juve. Dell’arbitro non parlo”.

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GATTUSO

“Il problema è che dobbiamo continuare a fare come stasera – ha detto a fine partita Gennaro Gattuso -. Ci siamo abbassati troppo stasera, vero, ma quando giochi contro una squadra forte ci devi mettere qualcosa in più e devi essre umile. Mancano tante partite alla fine, voglio vedere questo atteggiamento sempre. L’altro giorno ho detto ai ragazzi di mettere in campo quello che proviamo in settimana – ha continuato ai microfoni Rai l’allenatore del Napoli -. Abbiamo provato ad oscurare Lukaku e Lautaro, sono molto forti. Avevamo rispetto per loro e abbiamo provato a fare le cose al meglio. Nel primo tempo siamo andati bene, dovevamo fare gol, poi non abbiamo avuto continuità nella ripresa. Va migliorata la fase di non possesso”.

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