Coronavirus, continua l’impennata dei nuovi contagiati. Ecco le regioni a rischio

Coronavirus, continua l’impennata dei nuovi contagiati. Ecco le regioni a rischio
5 novembre 2021

Continua l’impennata dei nuovi contagiati da Covid-19 e che hanno superato nettamente quota 6mila e raggiunto il numero più alto dal 2 settembre scorso. Diminuiscono leggermente i decessi, mentre aumenta la pressione ospedaliera sia nei reparti ordinari sia nelle rianimazioni. Da segnalare il caso del Veneto dove l’occupazione delle terapie intensive è aumentata del 50% in 7 giorni. Ricoveri e rianimazioni sono due dei tre parametri decisivi per l’eventuale passaggio in zona gialla. Questa settimana non dovrebbero esserci novità in tal senso, ma vanno tenute d’occhio soprattutto due regioni. Il terzo parametro è l’incidenza: tutte le regioni sono a rischio moderato, ma, come certificato dal monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità, a livello nazionale l’incidenza sta crescendo così come l’indice Rt che è tornato sopra l’1.

Scarica l’odierno bollettino

In cifre, secondo l’odierno bollettino del ministero della Salute sull’emergenza coronavirus, sono 6.764 i nuovi positivi al Covid-19 (ieri 5.905), mentre i decessi sono 51 (ieri 59). Dall’inizio dell’epidemia, comprese quelle guarite e quelle decedute, sono 4.795.465 le persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2, mentre da febbraio 2020 si registrano 132.334 vittime totali. Sono in tutto 4.572.775 le persone guarite o dimesse, mentre quelle attualmente positive sono in tutto 90.356, pari a +2.980 rispetto alla giornata di ieri (+2.089 il giorno prima). Considerando quelli molecolari e gli antigenici, sono stati 543.414 i tamponi totali, 28.785 in più rispetto ai 514.629 di ieri. Sale all’1,2% (l’approssimazione di 1,24%) il tasso di positività, che ieri era pari all’1,1%. In crescita i posti letto occupati nei reparti Covid ordinari, che sono +79 (ieri +16), per un totale di 3.124 ricoverati. Aumentano anche i posti letto occupati in terapia intensiva: sono +12 (ieri +2), numero che porta a 395 il totale dei malati più gravi, con 37 ingressi in rianimazione, uno più di ieri.

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Tutte le regioni a rischio moderato

Per tutte le Regioni la cabina di regia Iss-ministero della Salute registra una valutazione della probabilità del rischio moderata. La classificazione del rischio tende però ad un’alta probabilità di progressione in Campania, dove si registrano nella settimana 3800 nuovi casi, e in Puglia, con 1347 settimanali. Solo Molise, Sardegna, Valle D’Aosta e Basilicata hanno una stima di Rt puntuale, calcolato al 20 ottobre, inferiore ad 1; tutte le altre Regioni fanno registrare una stima di Rt tra 1.2 e 1.4, secondo i dati della cabina di regia.

Locatelli: vaccino a 5-11enni è opportunità di protezione

“L’American Academic of Pediatrics, la Società italiana di pediatria hanno preso una posizione largamente a favore della vaccinazione dei minori – afferma il coordinatore del Cts Franco Locatelli -. C’è una quota piccola ma non irrilevante di bambini che necessitano di ricovero, a volte in intensiva, magari per aver sviluppato una sindrome multinfiammatoria sistemica e pochissimi che hanno perso la vita e non tutti avevano altre patologie concomitanti; lo studio ha confermato profilo di sicurezza e risposta coerente con quelli per gli adolescenti, io credo sia improprio parlare di rapporto benefici-rischi in una situazione in cui le miocardite e le pericardite post-vaccino ci sono in forme lievi e reversibili mentre il rischio di svilupparle è molto più elevato con infezione da Covid, e c’è anche il beneficio per i bambini di poter mantenere gli strumenti formativi ed educativi in forma più consistente, inutile lamentarci se non facciamo di tutto per garantirgli la presenza a scuola; che poi serva anche a ridurre la circolazione del virus in generale è un valore aggiunto”, conclude Locatelli. 

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