Cronaca

Coronavirus, variante Eg.5 in leggero aumento

Per stimare la prevalenza delle varianti del virus SARS-CoV-2 circolanti nel Paese l’Istituto superiore di Sanità ha ritenuto opportuno organizzare ripetute indagini di prevalenza rapide sul territorio nazionale che si aggiungono al flusso di sequenze caricate sulla piattaforma I-Co-Gen.

Quest`ultima indagine, che ha visto la partecipazione di tutte le Regioni/PPAA e di un elevato numero di laboratori distribuiti nelle diverse aree del Paese, – riferisce l’ISS – ha permesso di ottenere informazioni relative alla tipizzazione genomica di campioni positivi raccolti sul territorio italiano. Questa valutazione ha preso in considerazione i campioni notificati dal 16 al 22 ottobre 2023 da analizzare tramite sequenziamento genomico. Si conferma, anche in questa indagine, la predominanza di ceppi virali ricombinanti riconducibili a XBB e una elevata variabilità dei ceppi virali circolanti come suggerito dal numero dei lignaggi identificati.

 

Monitorare con grande attenzione

 

In accordo con quanto descritto su scala globale, EG.5 (variante d`interesse secondo gli organismi internazionali) risulta prevalente e in leggero aumento (51,0% vs. 44,7% della precedente indagine). Si osserva una diminuzione nei valori di prevalenza per XBB.1.16 (8.6% vs. 12,8% della precedente indagine), XBB.1.9 (9,5% vs. 13,2% della precedente indagine) e per XBB.2.3 (6,3% vs. 10,0% della precedente indagine). Contestualmente, si continua ad osservare la circolazione di discendenti di BA.2.75, ed in particolare della variante sotto monitoraggio DV.7 (4,1%), globalmente in crescita.

La prevalenza di BA.2.86 risulta in aumento (1,3% vs. 0,2% della precedente indagine), come descritto a livello europeo 6, con un range Regionale/PA compreso tra lo 0% ed il 6,3%. BA.2.86 viene monitorata per la presenza di numerose mutazioni nella proteina spike che la distinguono dal lignaggio parentale BA.2 e dai lignaggi attualmente circolanti, non sembra attualmente essere associata ad una maggiore gravità della malattia.

Nell`attuale scenario – conclude l’Iss – è necessario continuare a monitorare con grande attenzione, in coerenza con le raccomandazioni nazionali ed internazionali e con le indicazioni ministeriali, la diffusione delle varianti virali, e in particolare di quelle a maggiore trasmissibilità e/o con mutazioni correlate a potenziale evasione della risposta immunitaria.

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